Calamità naturali: assicurazione obbligatoria su immobili privati

Il commento di ISI - Ingegneria Sismica Italiana: una misura adeguata contro i danni derivanti da calamità naturali in attesa di efficaci politiche di prevenzione

di Redazione tecnica - 28/06/2023

Questa volta è stata l’alluvione in Emilia Romagna, in passato i numerosi eventi sismici che hanno martoriato il Centro Italia, ma ogni qualvolta si verifica un evento naturale non prevedibile, si mette a dura prova lo Stato chiamato a intervenire con importanti esborsi economici. A disastro avvenuto, la macchina della ricostruzione riparte con urgenza e si porta con sé tutte le difficoltà e i ritardi dovuti allo stato di emergenza. Quali soluzioni sono possibili, in attesa di misure preventive efficaci?

Calamità naturali: proposta l'assicurazione obbligatoria sugli immobili privati

Sul tema è intervenuta ISI - Ingegneria Sismica Italiana, ricordando come da più parti, non solo dalla politica, ma anche da ricercatori, Enti, Associazioni e Ordini professionali, è stata richiesta l’istituzione dell’assicurazione obbligatoria sugli immobili privati, vista come strumento adeguato per far fronte ai danni provocati da calamità naturali, in attesa di efficaci misure di prevenzione che necessitano tempi e procedure più complesse.

Diverse le proposte di legge che si sono succedute nel tempo, tra cui il ddl “Istituzione di un’assicurazione obbligatoria contro i rischi derivanti da calamità naturali nonché di un Fondo per la sicurezza e l’efficienza energetica degli edifici” presentato da ENEA nel 2013 e quello del 2019, prima firmataria la deputata Michela Rostan, che prevedeva l’avvio di un programma nazionale per l’assicurazione obbligatoria degli edifici privati contro i danni provocati da eventi naturali.

Con un contributo strettamente legato agli eventi sismici, si sono espressi Fondazione ANIA, sottolineando come nel nostro paese, il 78% delle abitazioni è esposto a un rischio medio-alto o alto di terremoto o alluvioni, l’ex Ministro Stefano Patuanelli e in ultimo, il governatore del Veneto Luca Zaia in relazione all’alluvione che ha messo in ginocchio i territori delle province della Romagna.

ISI: necessaria un'adeguata politica di prevenzione

ISI ha quindi ribadito, nell’ottica della divulgazione della cultura della sicurezza di strutture e infrastrutture che anima il suo operato, che è necessario mettere a punto una strategia e un’efficace e adeguata politica di prevenzione, considerato che, stime alla mano, molti degli edifici esistenti in Italia non sono in grado di sopportare un’eventuale azione sismica.

“L’assicurazione obbligatoria, per quanto possa apparire come un’ulteriore tassazione, dovrebbe in maniera critica essere confrontata con quanto sostenuto giornalmente da ogni cittadino attraverso le accise sui carburanti inserite nella quantità di 12 centesimi per litro a partire dal 1968, proprio per far fronte ai costi sostenuti dallo Stato derivanti dalla ricostruzione a seguito degli ultimi terremoti”, ha puntualizzato l’Ing. Andrea Barocci, Presidente di ISI - Ingegneria Sismica Italiana. "Un confronto tra assicurazioni in un libero mercato, al pari di quello delle automobili, permetterebbe ai singoli di avere immediato riscontro e consapevolezza -attraverso il premio da pagare - sul livello di sicurezza del proprio immobile".

Tenendo conto che in caso di calamità naturali le compagnie si troverebbero a dover liquidare in contemporanea capitali molto alti, sarebbe utile adottare politiche virtuose alla stregua di altri paesi: in caso di evento, una percentuale rimane in capo al cittadino, un’altra in capo allo Stato e il restante in capo all’Assicurazione. Per evitare sovraesposizioni immediate da parte delle Assicurazioni, lo Stato potrebbe intervenire come fondo di garanzia con percentuale variabile e piano di rientro pluriennale.

“L’assicurazione obbligatoria sugli immobili privati non rappresenta la soluzione al problema, - conclude Barocci - ma uno dei possibili passi per avviare un percorso virtuoso e complesso che abbia come meta finale la cultura della prevenzione e della messa in sicurezza di strutture e infrastrutture”.

 

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