Cedolare secca e locazione al condominio: la risposta del Fisco

Il regime fiscale è applicabile nel caso in cui l’immobile sia locato al condominio, ma soltanto ad alcune condizioni

di Redazione tecnica - 20/05/2022

Il regime di cedolare secca si può applicare anche in caso di locazione immobiliare ad un condominio, purché si rispettino alcune condizioni. Lo spiega Fisco Oggi, rispondendo a un contribuente, proprietario di un immobile locato al custode dell’edificio.

Affitto al condominio con cedolare secca: come applicare il regime fiscale 

Nell’affrontare la questione, l'Agenzia ha ricordato i riferimenti normativi che regolano del regime fiscale della cedolare secca sugli affitti, disciplinato in particolare dall’art. 3 del decreto legislativo n. 23/2011. Inoltre, come specificato nella circolare n. 26/E dell'1 giugno 2011 dell’Agenzia delle Entrate:

  • esso è riservato alle persone fisiche titolari del diritto di proprietà o di altro diritto reale di godimento di unità immobiliari abitative locate,
  • è necessario che il locatore sia una persona fisica che non agisce nell’esercizio di un’attività di impresa, o di arti e professioni;
  • è necessario considerare anche l’attività del conduttore, proprio perché restano esclusi dal regime i contratti conclusi con conduttori che agiscono nell’esercizio di attività d’impresa o di lavoro autonomo.

Possono applicare la cedolare secca, invece, i contratti conclusi con enti pubblici o privati non commerciali, purché dal contratto risulti la destinazione degli immobili a finalità abitative.

Nella situazione in esame, dato che la parte conduttrice è un condominio che non esercita attività di impresa, o di arti e professioni e l’immobile oggetto della locazione è destinato ad abitazione principale del custode dello stesso condominio, il locatore potrà usufruire del regime facoltativo della cedolare secca.

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