Cessione del credito, bonus fiscali e caro bollette: gli amministratori di condominio scrivono al Governo

In una lettera a firma del Presidente, ANACI chiede al premier un coinvolgimento per risolvere quello che viene definito come "allarme sociale"

di Redazione tecnica - 14/11/2022

All’indomani dell’approvazione del Decreto Aiuti-quater, sono tante le associazioni di categoria che si stanno rivolgendo al Governo per chiedere supporto su situazioni insostenibili, dal blocco della cessione dei crediti che di fatto ingolfa tutto il mercato dei bonus fiscali, al caro energia e bollette.

Caro energia e bonus fiscali: ANACI scrive al premier

Tra queste, anche quella di ANACI, l’Associazione Nazionale Amministratori Condominiali e Immobiliari Italiani, che, con una lunga missiva indirizzata al presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ha lanciato un allarme sociale “a tutela della cittadinanza che vive in condomino e che conta oltre quaranta milioni di italiani”.

Spiega ANACI che a destare particolare preoccupazione sono appunto il caro bollette e le criticità legate ai bonus fiscali, situazioni sulle quali si chiede all'esecutivo un drastico cambio di rotta. Perché, se il decreto Aiuti-Quater è venuto in soccorso delle imprese, ancora non c’è nulla di definito per le famiglie.

Da questo punto di vista, gli amministratori di condominio spiegano le difficoltà nel far fronte alle bollette di conguaglio arrivate in riferimento alla gestione 2021/2022 e nella predisposizione dei preventivi per la nuova gestione 2022/2023. Sottolinea il presidente di ANACI, ing. Francesco Burrelli, che questa drammatica situazione non può che portare in moltissimi casi l’amministratore del condominio al non potere onorare i pagamenti delle bollette nei tempi previsti con il rischio, più che concreto, di andare incontro a distacchi e/o sospensioni delle forniture; tutto ciò nonostante si sia attivato immediatamente, in maniera responsabile e diligente, rispetto ai propri obblighi nel perseguire le morosità individuali attraverso l’utilizzo delle azioni legali dei decreti ingiuntivi così come previsto dal nostro ordinamento.

Diventa quindi sempre più reale l'ipotesi il rischio che almeno sette condomini su dieci, a breve, non riusciranno più a far fronte alle spese che deriveranno da questi aumenti incontrollati dei costi dell’energia che, oltretutto ed inevitabilmente, si stanno riflettendo anche sui materiali e sui servizi di manutenzione delle case degli italiani.

Tra le proprie proposte, ANACI segnala la realizzazione di misure come Decreti e provvedimenti che permettano agli amministratori di condominio di gestire direttamente temperature e ore di servizio degli impianti condominiali con riscaldamento centralizzato potendo, in questo modo, intervenire con immediatezza in base alle temperature esterne, alle condizioni ed alle previsioni meteo andando a modulare al meglio, entro una tolleranza ben definita, l’erogazione del riscaldamento e del condizionamento così come le ore complessive di erogazione del servizio. Contestualmente, chiede un intervento di tassazione degli extraprofitti sulle grandi multinazionali che vendono energia, reinvestendo immediatamente e completamente questo denaro in aiuto alla popolazione.

Il problema dei bonus fiscali nei condomini

Preoccupazione anche per i bonus fiscali legati agli interventi di efficientamento energetico e di riqualificazione del patrimonio edilizio. ANACI si unisce quindi al già folto coro di voci che richiedono un drastico intervento risolutivo sulla cessione del credito, un vero e proprio cambio di rotta attraverso una importante deregulation delle procedure bancarie sia pur, ovviamente, controllando la rigorosità delle procedure e di chi ne ha diritto. Le attuali problematiche stanno infatti generando numerosi contenziosi legati ad appalti non andati a buon fine.

Sulla questione, ANACI offre il proprio contributo, con l’obiettivo di poter dare quei suggerimenti operativi e di gestione che servono subito alle case in condominio che rappresentano oltre il 75% delle abitazioni degli italiani e che, soprattutto, rappresentano le fonti del maggior consumo energetico degli impianti condominiali, oltre che le principali opportunità per far tornare il lavoro e gli appalti, garantendone così la realizzazione e/o la prosecuzione fino al 2025 con certezze e regole sicure.

La richiesta è quindi di creare un tavolo di confronto con tutte le forze che lavorano nel settore casa/condominio per stabilire regole certe ed efficaci che consentano da subito di risparmiare, e non sprecare, energia per poter contenere con serenità i gravi e ormai quasi insostenibili aumenti che pesano sui bilanci dei cittadini italiani.

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