Cessione superbonus 110% e altri bonus edilizi: guida e checklist di Poste Italiane

Poste Italiane ha diffuso la sua Guida alla richiesta di cessione dei bonus edilizi e la checklist della documentazione richiesta ai clienti privati

di Gianluca Oreto - 19/09/2022

In un periodo storico di forte incertezza è sempre molto utile avere a disposizione dei vademecum che possano entrare nel dettaglio dei contenuti applicativi di una norma. Capita sovente, però, che alcuni vademecum possano attivare delle restrittive misure che in alcuni casi superano i contenuti della legge.

La cessione dei bonus edilizi

È quel che sta accadendo nelle ultime settimane con l'acquisto dei crediti edilizi da parte di grossi player nazionali che hanno previsto dei complicati meccanismi di controllo dei crediti derivanti da interventi di superbonus 110% e altri bonus edilizi.

Sono arrivate in redazione diverse segnalazioni di società a cui si affidano le banche per la valutazione dei requisiti per l'acquisto dei bonus, che chiederebbero attestazioni non previste direttamente dal Decreto Legge n. 34/2020 (Decreto Rilancio) ma che, legittimamente, sono funzionali ad un sereno acquisto dei crediti fiscali.

La guida alla cessione dei crediti di Poste Italiane

Arriva da Poste Italiane la guida aggiornata ad agosto 2022 che definisce la procedura di acquisto dei crediti edilizi che, ricordiamo, è limitata solo a quelli direttamente maturati dal contribuente. Dalla riattivazione del portale, Poste Italiane ha infatti eliminato la possibilità di cedere crediti indiretti, acquisiti cioè dai fornitori a seguito di sconto in fattura.

Dopo una brevissima introduzione normativa, la guida entra nel dettaglio

  • di chi può richiedere la cessione del credito d’imposta;
  • quali crediti d’imposta si possono cedere;
  • i principali controlli soggettivi e documentali e verifiche in ufficio postale;
  • le tempistiche;
  • come effettuare la richiesta di cessione del credito d’imposta a poste italiane tramite la procedura online.

La richiesta di cessione

Abbiamo già chiarito che Poste Italiane valuta l'acquisto di crediti diretti (prime cessioni) ed è ormai chiaro che l'acquisto riguarda le detrazioni fiscali maturate a seguito degli interventi di superbonus 110% e quelli indicati all'art. 121, comma 2, del Decreto Legge n. 34/2020 (Decreto Rilancio).

Vale la pena dare un'occhiata approfondita alla sezione della guida dedicata alla richiesta di cessione tramite procedura online ed, in particolare, al paragrafo dedicato a quello che viene definito "Arricchimento documentale" (pag. 13 della guida allegata).

Successivamente alla comunicazione ad Agenzia delle Entrate, la gestione della pratica prosegue con l'intervento diretto di Poste Italiane, con l'invio al richiedente di una e-mail con l’elenco della documentazione che dovrà fornire entro i termini indicati e nelle modalità indicate nella mail stessa al fine di permettere la verifica della congruenza della documentazione. Ecco l'elenco della documentazione richiesta:

  1. copia dell’asseverazione dei lavori eseguiti cui fa riferimento il credito d’imposta che si propone di cedere a Poste Italiane;
  2. dichiarazione dell’asseveratore in merito all’effettivo svolgimento dei lavori ed alla congruenza degli stessi rispetto al valore dell’immobile;
  3. copia del “modulo di comunicazione dell’opzione di cessione del credito d’imposta” trasmesso dall’Intermediario Fiscale all’Agenzia delle Entrate, con relativa ricevuta rilasciata da quest’ultima;
  4. copia di una dichiarazione del medesimo Intermediario Fiscale, esclusivamente nella forma che sarà resa disponibile al proponente a un link specifico nella e-mail di cui sopra, nella quale l’Intermediario Fiscale attesta che il “modulo di comunicazione” di cui al punto (2) è conforme a quello da lui trasmesso all’Agenzia delle Entrate. La predetta dichiarazione è strutturata in due sezioni:
    (a) una prima sezione, da compilare obbligatoriamente in ogni caso;
    (b) una seconda sezione, da compilare in assenza dell’obbligo di apposizione del visto di conformità sul “modulo di comunicazione” di cui al punto (2);
  5. copia dei bonifici di pagamento da cui risulti la causale del versamento, il codice fiscale del soggetto che beneficia della detrazione e il codice fiscale o partita IVA del soggetto a favore del quale il bonifico è effettuato;
  6. copia di un documento attestante il diritto di proprietà o di godimento sull’immobile sul quale sono stati effettuati i lavori cui fa riferimento il credito d’imposta che si propone di cedere a Poste Italiane (e.g., visura catastale storica per la proprietà, contratto di locazione o comodato d’uso per il godimento);
  7. per le persone fisiche, copia di documentazione che dimostri la capacità reddituale o patrimoniale del cedente del credito d’imposta con riferimento al costo dei lavori eseguiti (e.g., cedolino o dichiarazione dei redditi dell’ultimo anno). Per le persone giuridiche la documentazione da produrre ai fini della dimostrazione della capacità reddituale o patrimoniale potrà venire richiesta nell’ambito del processo.

A seguito dell'invio di questa documentazione, Poste Italiane afferma che saranno effettuate "valutazioni discrezionali" a cui segue la comunicazione al cliente dell’accettazione o rifiuto della proposta di cessione.

In particolare:

  • nel caso di esito positivo, Poste Italiane comunicherà l’accettazione della proposta e accetterà sul sito di Agenzia delle Entrate la cessione a proprio favore del credito d’imposta. Poste Italiane procederà poi all’accredito del prezzo di cessione sul conto corrente BancoPosta indicato dal cliente;
  • nel caso di esito negativo, Poste Italiane comunicherà via e-mail il rifiuto della proposta di cessione del credito d’imposta e provvederà a rifiutare i crediti d’imposta oggetto della proposta di cessione sul sito di Agenzia delle Entrate.

Dichiarazione del responsabile dei servizi di asseverazione tecnica

Alla guida di Poste Italiane è allegata una checklist dei documenti a supporto della pratica, all'interno della quale è stato inserita una "Dichiarazione del responsabile dei servizi di asseverazione tecnica" di cui ha parlato l'ing. Cristian Angeli nell'approfondimento Cessione crediti a Poste Italiane: chi è il Responsabile dei servizi di asseverazione tecnica?

Una asseverazione che necessita della nomina di una nuova (e non prevista figura) denominata "Responsabile dei servizi di asseverazione tecnica", incaricata dal cedente, ma su cui non si sa bene quali siano le competenze professionali o il compenso.

Questa figura sarà chiamata a dichiarare:

  1. di essere in possesso delle professionalità e competenze necessarie alla richiesta attività di verifica e di aver svolto la propria attività di verifica secondo principi di correttezza, collaborazione e trasparenza;
  2. di aver controllato e verificato la documentazione tecnica sottoposta a verifica, e la conformità della stessa, nonché delle informazioni, dati ed elementi ivi indicati, rispetto alla normativa applicabile, anche ai fini del riconoscimento della detrazione d’imposta in relazione ai Lavori effettuati;
  3. di aver ritenuto soddisfatti ed in linea con la circolare AdE n. 23/E del 23 giugno 2022, con riferimento ai lavori eseguiti, i seguenti requisiti di cui agli Indici ivi previsti (par. 5.3) ed applicabili alla fattispecie:
    • con riferimento al terzo indice (“sproporzione tra l’ammontare dei crediti ceduti ed il valore dell’unità immobiliare”), il Responsabile dei servizi di asseverazione tecnica dichiara che in relazione al valore stimato dell’unità immobiliare prima dell’intervento, e tenuto conto del valore imponibile degli interventi, non si rilevano sproporzioni tra il valore delle unità immobiliari destinatarie degli interventi in oggetto e l’ammontare dei crediti offerti in cessione;
    • con riferimento al sesto indice (“mancata effettuazione dei lavori”), il Responsabile dei servizi di asseverazione tecnica dichiara inoltre che i lavori elencati nell’asseverazione tecnica/ Sal di competenza sono stati effettivamente eseguiti.
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