Compravendite immobiliari 2022: i dati regione per regione

L'OMI pubblica le Statistiche Regionali, che approfondiscono l’andamento del mercato residenziale in tutte le regioni italiane

di Redazione tecnica - 10/06/2023

Oltre al report sul mercato immobiliare 2022, l’OMI ha pubblicato le Statistiche Regionali, con cui viene approfondito l’andamento del mercato residenziale in tutte le regioni italiane dell'anno precedente.

Compravendite immobiliari 2022: le statistiche regionali dell'OMI

Realizzate dalle Direzioni Regionali e dagli Uffici Provinciali - Territorio in collaborazione con l'Ufficio Statistiche e Studi del Mercato Immobiliare della Direzione Centrale OMISE, le Statistiche illustrano la composizione e la dinamica del mercato residenziale regionale, approfondendone i dati strutturali dei singoli mercati provinciali.

Si conferma in tutte le regioni la ripresa delle compravendite di abitazioni, esattamente come a livello nazionale (+4,7% rispetto al 2021).

Il maggior numero di transazioni si registra in Lombardia (21,1%) e nel Lazio (10%), con rialzi del 3,8% e del 2,4%. Tra le altre regioni che hanno quote consistenti di mercato rientrano l’Emilia Romagna, il Piemonte e il Veneto, dove le compravendite, rispetto al 2021, sono cresciute rispettivamente dell’1,8%, 3,4% e 1,4%. I tassi di incremento maggiore, superiori al 12%, si registrano nei mercati della Basilicata e dell’Umbria che però rappresentano una quota del Ntn in valore assoluto più esigua.

Il valore dell'intensità delle compravendite

In termini di intensità delle compravendite rapportate allo stock immobiliare, il valore registrato dalle Direzioni Regionali risulta comunque in crescita in tutte le regioni italiane, confermando una tendenza al rialzo, anche rispetto ai livelli pre-pandemia:

  • sopra il 2,5% in Lombardia, Emilia Romagna, Veneto, Piemonte e Toscana;
  • intorno al 2,4% in Friuli Venezia Giulia, Lazio e Liguria

Si tratta di valori superiori all’Imi nazionale, pari al 2,27%. Sotto questa soglia praticamente tutte le regioni del Sud, dove il valore massimo è in Puglia (2,06%) e minimo in Calabria, dove nel 2022 solo l’1,18% dello stock di abitazioni è stato oggetto di transazioni.

I dati delle principali città

Nelle otto maggiori città italiane si conferma la crescita delle transazioni, con dati in linea con la media nazionali. Il totale delle compravendite ammonta a 121.404, (+ 4,5% rispetto al 2021). Il dato più alto è quello di Milano (+6,1% rispetto al 2021), che da sola rappresenta il 24% del Ntn delle grandi città. Piuttosto accentuati risultano gli incrementi anche a Palermo e a Torino: +11,3% e +5,9% sul 2021.

L’indice della dinamica di mercato più elevato è Milano (Imi al 3,5%): seguono Torino (3,2%), Bologna (2,9%) e Roma (2,8%). In termini assoluti Roma rimane la città italiana con il maggior volume di compravendite di abitazioni, con un Ntn superiore alle 40mila unità. Anche tra le otto province più popolose, si conferma come mercato più dinamico quello della provincia milanese, sia in termini assoluti (con un Ntn di 46.052), sia in termini relativi (3,4% di Imi).

La dimensione delle abitazioni

Guardando alla dimensione delle abitazioni, aumentano gli scambi per quelle con tagli più piccoli (fino a 50 mq e da 50 fino a 85 mq), mentre diminuiscono quelle per le abitazioni di taglio più grande oltre 145 mq.

La superficie media delle unità abitative compravendute nelle maggiori città risulta pari a 89,3 mq, valore inferiore rispetto a quello osservato a livello nazionale; inoltre nei comuni non capoluogo le superfici medie sono generalmente superiori a quelle dei relativi capoluoghi.

Il taglio dimensionale più compravenduto, in sette delle otto grandi città, è quello tra 50 e 85 mq; si discosta solo Palermo dove prevale di poco la classe compresa tra gli 85 e i 115 mq. Anche con riferimento al complesso dei comuni del resto della provincia prevale il taglio tra 50 e 85 mq; la fascia immediatamente superiore, (tra 85 e 115 mq), si conferma a Napoli, Palermo e Firenze.

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