Compravendite immobiliari: online i nuovi report OMI

Pubblicati i dati relativi alle compravendite di immobili residenziali, non residenziali e di terreni relativi al quarto trimestre 2022

di Redazione tecnica - 14/03/2023

Sono stati pubblicati sul sito dell’Agenzia delle Entrate i nuovi dati dell’Osservatorio del Mercato Immobiliare (OMI) relativi all’andamento delle compravendite di abitazioni, negozi, uffici, immobili a destinazione produttiva e terreni per il periodo ottobre-dicembre 2022.

Compravendite immobiliari: il nuovo report OMI

Dalle statistiche rilevate, emerge che negli ultimi tre mesi dell’anno scorso sono stati oggetto di compravendita 208mila abitazioni, quasi 41mila immobili del settore non residenziale e quasi 41mila ettari di terreni. A risaltare è la flessione, dopo una fase espansiva, del mercato residenziale: - 2,1% rispetto allo stesso trimestre del 2021. Vediamo il dettaglio.

Compravendita abitazioni: i dati del quarto trimestre 2022

Tra ottobre e dicembre 2022 sono state scambiate 208.371 abitazioni, quattromila in meno rispetto allo stesso periodo del 2021. Si arresta quindi la fase espansiva, con un calo delle compravendite più accentuato nel mese di dicembre (-4,7%). Aumentano però gli scambi (+5,1%) nelle Isole; tra le principali città italiane, quella in maggiore crescita è Palermo, con un rialzo del 9,2% rispetto al IV trimestre 2021, seguita da Firenze (+1,9%), Torino (+1,3%) e Napoli (+0,6%). Esaminando la distribuzione delle compravendite, la quota prevalente di acquisti, pari al 41%, riguarda le abitazioni di taglio medio piccolo.

La superficie media delle abitazioni compravendute è sostanzialmente stabile intorno ai 106 mq; la diminuzione degli scambi coinvolge gli alloggi più grandi, che si accentua mano a mano che aumenta la dimensione dell’immobile.

A diminuire sono sia gli acquisti con agevolazione “prima casa” che quelli tramire mutuo ipotecario. Sicuramente a pesare è la crescita dei tassi di interesse: il tasso d’interesse medio, infatti, ha raggiunto la soglia del 3,34% ed è, quindi, aumentato di 86 punti base rispetto al precedente trimestre e di ben 153 punti base rispetto al IV trimestre 2021. Diminuiscono anche gli acquisti di nuove abitazioni:  il volume di scambio delle abitazioni di nuova costruzione è in diminuzione dell'11,6%%se confrontato con l’omologo trimestre del 2021.

Le pertinenze come cantine e soffitte invece continuano a crescere, anche se in maniera più moderata: il IV trimestre 2022 regista un +1% rispetto al quarto trimestre 2021, con tassi positivi al Nord Ovest (+3,7%), al Sud (+3,3%) e nelle Isole (+6,4%). In calo invece, nel Centro (-5,6%), e nel Nord Est dove i depositi pertinenziali presentano una variazione pari a -1,1 per cento.

Si acquistano anche meno box e posti auto: la diminuzione è pari al 3,9%, con una variazione negativa in tutte le aree del paese, a eccezione delle Isole.

Mercato degli immobili non residenziali

Il comparto, nel suo complesso, passa da 73.598 (IV trimestre 2021) a 69.607 (IV trimestre 2022) immobili compravenduti. Il periodo è caratterizzato da un’inversione di tendenza per i settori terziario-commerciale e produttivo che arrestano, così, la crescita iniziata a metà 2020, registrando rispetto al IV trimestre 2021 un calo del -3,5% e del -5,2% per cento, mentre quello agricolo scende del 3,8%.

Crescono invece le compravendite di uffici e studi privati: la categoria pesa circa il 10% del totale di segmento ed è l’unica ad avere una variazione tendenziale positiva (+6%).

Compravendite terreni: i dati dell'OMI

Infine, il mercato dei terreni conferma anche nel periodo ottobre-dicembre 2022 una tendenza positiva: +5% a livello nazionale, con particolari differenze tra un’area e l’altra. L’Osservatorio evidenzia infatti una forte ripresa di compravendite nel Nord-Ovest (+17%) e nelle Isole (+11,9%), mentre l’unica variazione in negativo rispetto al dato dell’omologo trimestre 2021 riguarda il Nord Est (-2,0%). In dettaglio, il mercato agricolo mantiene un ritmo stabile di crescita (+5,2%) rispetto al trimestre precedente,mentre le aree edificabili fanno registrare un balzo significativo pari al 13%, rispetto al trimestre precedente.

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