Concessione di beni demaniali e concorrenza, la segnalazione ANAC a Governo e Parlamento

L'Autorità ha sottoposto al legislatore delegato alcune osservazioni e proposte in materia di concessioni di beni demaniali, per rafforzare gli obiettivi di concorrenza, semplificazione e trasparenza perseguiti dalla legge sulla concorrenza

di Redazione tecnica - 27/09/2022

Dopo la recente approvazione della legge sulla concorrenza, l’Autorità Nazionale Anticorruzione, con l'Atto di segnalazione del 6 settembre 2022, n. 4 è intervenuta in materia di concessioni di beni demaniali.

Concessione beni demaniali e legge sulla concorrenza: l'Atto di segnalazione ANAC

Il documento nasce proprio alla luce della recente approvazione della legge 5 agosto 2022, n. 118, “Legge annuale per il mercato e la concorrenza 2021”, contenente una delega al Governo in materia di concessioni demaniali: ANAC ha quindi deciso di sottoporre al legislatore delegato alcune osservazioni e proposte in materia di concessioni di beni demaniali, al fine di rafforzare gli obiettivi di concorrenza, semplificazione e trasparenza perseguiti dalla legge sulla concorrenza.

Dopo aver fatto una ricognizione sul quadro normativo, sui contrasti delle disposizioni in materia di concessioni demaniali marittime con finalità turistico-ricreative e sportive con la direttiva Bolkenstein, il documento si sofferma sulla distinzione tra le concessioni di beni demaniali e le concessioni di servizi e di lavori pubblici; i contratti “misti di concessioni”, specificandone differenze, campi di applicazione e normativa di riferimento.

Un importante focus è dedicato proprio alla nuova disciplina delle concessioni di beni demaniali recata dalla “Legge annuale per il mercato e la concorrenza 2021” (legge n. 118/2022). Secondo ANAC, la riforma è fortemente apprezzabile perché mira a colmare un vuoto di disciplina del settore, sotto il profilo deGli affidamenti delle concessioni, in ossequio al principio di concorrenza di derivazione europea. Infine, vengono evidenziate le misure di prevenzione della corruzione e di trasparenza nell’ambito delle concessioni pubbliche.

La segnalazione ANAC sulle concessioni ad evidenza pubblica

La parte più importante dell’Atto è però quella finale, in cui l’Autorità segnala, in sede di attuazione della delega in materia di concessioni di beni pubblici demaniali e con riferimento a quelle concessioni per le quali sia necessaria una procedura ad evidenza pubblica:

  • di richiamare l’applicazione del Codice dei contratti pubblici alle ipotesi di contratti misti di concessioni, laddove al contratto di concessione di bene pubblico acceda anche una concessione di servizi o di lavori pubblici;
  • di prevedere l’emanazione, da parte dell’Autorità di documenti tipo – non vincolanti - relativi alle procedure di affidamento dei beni demaniali;
  • di prevedere la possibilità per gli enti concedenti dei beni demaniali di stipulare con ANAC protocolli di vigilanza collaborativa;
  • di assicurare il coordinamento e l’interoperabilità del registro dei regimi concessori dei beni pubblici con la Banca Dati nazionale dei contratti pubblici e con il Portale unico della trasparenza.

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