Contabilizzazione cessione del credito: arriva il parere di Eurostat

Da Eurostat il parere sulla registrazione nei conti nazionali del superbonus 110% e del credito di imposta connesso al cosiddetto “Piano transizione 4.0”

di Redazione tecnica - 15/06/2021

Uno dei motivi per cui negli anni non si è pigiato sull'acceleratore rendendo strutturali le detrazioni fiscali e la cessione del credito riguarda la registrazione contabile da parte dello Stato.

Superbonus 110% e cessione del credito: la registrazione contabile

Come evidenziato dall'Associazione Nazionale Costruttori Edili (ANCE), le misure sarebbero state ostacolate da un interpretazione per la quale qualsiasi "cessione dei crediti al sistema bancario avrebbe determinato l’obbligo di contabilizzare l’intero bonus fiscale nell’anno in cui gli interventi erano realizzati, indipendentemente dalla durata della fruizione (5 o 10 anni), con la conseguente insostenibilità del debito pubblico".

Un'interpretazione sulla quale i costruttori edili hanno più volte chiesto ragioni e sulla quale l'ISTAT a chiesto un lumi alla Commissione europea che ha risposto con un parere dello scorso 8 giugno. Nella richiesta a Eurostat, ISTAT ha voluto conoscere l'interpretazione europea circa la corretta registrazione dei crediti di imposta concessi a famiglie e imprese nell’ambito di due schemi di agevolazione che presentano specificità tali da non consentire una immediata interpretazione delle regole stabilite dal manuale SEC e dal Manual on Government Deficit and Debt (MGDD).

Per quanto riguarda il bonus 110% Eurostat nel suo parere ha riconosciuto, in virtù della trasferibilità del credito fiscale, che le regole attuali del SEC 2010 e dell’MGDD non prevedono dei criteri precisi su questi aspetti che permettano di definire con chiarezza se la misura sia “non-payable” (a riduzione delle entrate fiscali per la quota detraibile nell’anno) o “payable” (come spesa per l’intero importo del credito concesso). Eurostat intende chiarire questi aspetti attraverso una guida metodologica in attesa della pubblicazione della versione aggiornata dell’MGDD. Nel frattempo la misura continuerà a essere registrata nei conti nazionali come “non-payable”. Relativamente al credito imposta connesso al Piano di transizione 4.0, Eurostat ha confermato l’interpretazione dell’Istat secondo cui la misura, per le caratteristiche che la contraddistinguono, ha natura “payable”.

Come sottolineato da ANCE, mentre si attende il prossimo aggiornamento delle regole contabili e la una guida metodologica specifica che copra i casi di crediti d'imposta trasferibili, "la misura continuerà ad essere registrata nei conti nazionali proporzionalmente agli anni di fruizione dei crediti di imposta".

In allegato il parere dell'Eurosta.

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