Conversione in legge del Decreto Aiuti Quater: la nota ANCI sulle norme per i Comuni

L'approfondimento contiene una descrizione delle disposizioni a sostegno degli enti locali in materia di energia, appalti e sostegno ai servizi

di Redazione tecnica - 20/01/2023

A seguito della conversione con legge n. 6/2023 del D.L. n. 176/2022 (cd. “Decreto Aiuti Quater”), ANCI ha pubblicato una nota con le norme di rilievo per gli enti locali.

Conversione in legge del D.L. Aiuti Quater: la nota ANCI

Questi gli articoli messi in evidenza dall’Associazione Nazionale Comuni Italiani:

  • Misure per il caro bollette
  • Misure per il trasporto pubblico locale e regionale
  • Disposizioni a sostegno degli enti locali per l’acquisto di beni e servizi
  • Disposizioni in materia di trasporto pubblico regionale e locale  
  • Disposizioni in materia di produzione di energia elettrica da impianti solari fotovoltaici
  • Norme in materia di procedure di affidamento di lavori  
  • Appalti autonomi per i piccoli comuni e proroga realizzazione opere medie
  • Esenzione IMU cinema/teatri
  • Esenzione bollo su domande contributi a seguito di eventi calamitosi
  • Misure a favore dei territori delle Marche colpiti dagli eccezionali eventi meteorologici verificatisi a partire dal 15 settembre 2022  
  • Risorse per investimenti in rigenerazione urbana per i comuni con popolazione inferiore a 15.000 abitanti
  • Proroga di disposizioni in materia di incarichi di vicesegretario comunale

Vediamo nel dettaglio quelle di rilevanza nell’ambito dei contratti pubblici, del sostegno agli acquisti e alla continuità dei servizi degli enti locali.

Acquisti facilitati di beni e servizi per i Comuni

Con l’art. 3 quater viene facilitato il ricorso a fornitori diversi da quelli stabiliti con le convenzioni Consip o da centrali di committenza regionali, riducendo la soglia di ribasso in corrispondenza della quale gli enti locali possono agire autonomamente per i servizi di telefonia, gli acquisti di carburanti, di energia elettrica e gas  

Produzione di energia elettrica da impianti solari fotovoltaici

L’art. 9 bis chiarisce la posizione degli enti localI e delle regioni, che in ragione della loro natura, sono soggetti responsabili degli impianti fotovoltaici anche laddove ne abbiano esternalizzato la realizzazione, la gestione, la sicurezza sul lavoro, la manutenzione, compresa quella relativa al funzionamento, e i relativi costi.

Risorse PNRR: procedure di affidamento di lavori

Come spiega ANCI, la norma recepisce quanto segnalato dalla stessa associazione sulla questione degli affidamenti diretti per i Comuni per opere PNRR ed interviene sull’accesso ai contributi di cui al fondo opere indifferibili per gli enti rimasti esclusi dall’applicazione del DPCM del 28/7/2022.

In particolare, il comma 1, inerente i Comuni non Capoluogo, dispone che per gli interventi PNRR e PNC tali enti possono compiere affidamenti diretti fino a 139mila euro, per acquisti di servizi e forniture. Solo oltre tale soglia di acquisti di servizi e forniture, scatta l’obbligo di ricorrere alle aggregazioni (attraverso Centrali di committenza e Soggetti aggregatori; Unioni di Comuni, Consorzi e Associazioni; Province e Città Metropolitane; Comuni Capoluogo di Provincia). Nel caso di lavori, per gli affidamenti diretti e sempre per opere finanziate a valere su risorse del PNRR e del PNC, la soglia rimane invariata e fissata a 150.000 euro.

Il comma 2 invece, consente alle stazioni appaltanti rimaste escluse nel 2022 dalla compensazione per la variazione dei prezzi dei materiali da costruzione, per opere PNRR e PNC (articolo 26, c. 7 del dl 50/2022), di accedere ai contributi di cui al fondo per l’avvio delle opere indifferibili, regolato dal DPCM del 28/7/2022. Il decreto attuativo previsto dalla norma è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 12 gennaio 2023 n. 9.

Appalti autonomi per i piccoli comuni e proroga delle medie opere

Recepita anche la proposta di ANCI sulla proroga al 31 marzo 2023 di realizzare le opere di messa in sicurezza degli edifici e del territorio previsti dal PNRR (cd “Medie opere”), evitando quindi che importanti risorse PNRR vadano perdute o siano oggetto di revoca a causa di ritardi di modesta entità nell’affidamento dei lavori. Sono inoltre pienamente legittime tutte quelle procedure di gara avviate autonomamente dai Comuni non capoluogo, prevalentemente piccoli Comuni, senza passare per aggregazioni, centrali di committenza, soggetti aggregatori, etc.

Investimenti in rigenerazione urbana: le risorse per i piccoli comuni

Viene istituito un fondo presso il Ministero dell’interno per investimenti in rigenerazione urbana a favore dei comuni con popolazione inferiore a 15mila euro, con una dotazione di 115 milioni di euro per l’anno 2025 e di 120 milioni di euro per l’anno 2026. Entro il 30 giugno 2023 verrà adottato un decreto recante i criteri di riparto del fondo e le modalità di utilizzo delle risorse.

Misure contro il caro bollette

Con l’art. 3-bis, comma 1 viene incrementato di 150 milioni di euro, di cui 130 milioni di euro in favore dei comuni e 20 milioni di euro in favore delle città metropolitane e delle province il contributo straordinario previsto dal D.L. n. 17/2022 (Decreto Energia) per garantire la continuità dei servizi erogati dagli enti locali a causa del caro bollette.

Misure a favore del trasporto pubblico locale e regionale

Sostegni anche al trasporto pubblico locale e regionale a fronte degli eccezionali aumenti dei prezzi dell’energia elettrica e del carburante dovuti alla crisi internazionale in atto: assegnati altri 320 milioni di euro per il 2023 al fondo istituito dall’articolo 9, comma 1, del D.L. n. 115/2022 (c.d. Decreto Aiuti bis).

Infine, viene stabilita al 31 ottobre di ogni anno la data per la ripartizione del Fondo nazionale trasporti; l’art. 7 bis prevede anche una riduzione di risorse se i servizi regionali o locali non sono affidati tramite procedure ad evidenza pubblica, nella misura del 15% del valore dei servizi affidati direttamente. Infine, vengono stabiliti i criteri di trasferimento minimo non riducibile, con l’obiettivo di assicurare maggior certezza nelle assegnazioni annuali, nelle more della definitiva determinazione delle somme spettanti a ciascuna regione.

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