Costruzioni e infrastrutture: il ruolo delle tecnologie digitali

L'audizione di ANCE in Commissione Ambiente al Senato: le tecnologie digitali e l'intelligenza artificiale possono supportare progettazione e sicurezza

di Redazione tecnica - 01/12/2023

L'uso delle tecnologie digitali come il BIM e dell'intelligenza artificiale sta migliorando notevolmente la progettazione, la costruzione e la gestione delle infrastrutture, consentendo di coniugare sostenibilità, efficienza e sicurezza, tanto dei lavoratori quanto degli utenti e dei cittadini.

Digitalizzazione e tecnologie innovative per le infrastrutture: l'audizione ANCE

A sottolinearlo è l’ANCE nell'indagine conoscitiva presentata in Commissione Ambiente al Senato sull'utilizzo delle tecnologie digitali e dell'intelligenza artificiale nella pianificazione, nella costruzione e nel monitoraggio delle infrastrutture stradali,
autostradali, ferroviarie, portuali, aeroportuali e logistiche.

Nell’indagine si evidenziano i notevoli risultati e il continuo progresso nell’applicazione di strumenti digitali avanzati: esempio ne sono gli algoritmi predittivi per gli eventi calamitosi e per la gestione della manutenzione delle infrastrutture, a maggior ragione in un Paese come l’Italia che ha forte necessità di ristrutturazione e riqualificazione di tante sue opere.

Altro ambito di applicazione, la sicurezza nei cantieri con la riduzione o l’eliminazione di interferenza, e con il supporto per l’esecuzione di particolari lavorazioni manuali.

Senza dimenticare l’opportunità offerta dalla digitalizzazione delle informazioni, che permette una conoscenza concreta e aggiornata del patrimonio infrastrutturale italiano, oltre che accessibile: “l’informazione digitale dovrebbe essere resa “bene comune” per aprire anche alle imprese, ai ricercatori e alla cittadinanza la facoltà di presentare le proprie istanze di miglioramento, oltre che per conoscere lo stato di sicurezza del costruito”.

Le proposte

Tra le proposte fatte da ANCE nell’indagine conoscitiva si evidenziano:

  • assicurare una strategia di Governo per l’applicazione delle tecnologie digitali al mondo delle infrastrutture attraverso agende, iniziative e progetti; questa strategia dovrà essere orientata alla sicurezza di utenti e lavoratori, e all’efficientamento delle attività produttive;
  • garantire la sinergia tra le misure di Governo già in atto, come il Codice dei Contratti, e le misure di digitalizzazione delle costruzioni;
  • sulla falsariga del “ciclo di vita dei contratti pubblici” introdotto dal nuovo Codice degli Appalti, garantire la continuità del flusso informativo anche per le iniziative legate alle tecnologie digitali per le infrastrutture;
  • garantire che questo sviluppo avvenga nel rispetto dei principi in materia di:
    • Sicurezza, protezione e tutela dei dati;
    • Cybersicurezza;
    • Etica;
    • Accessibilità;
    • Trasparenza;
    • Garanzia della continuità operativa;
    • Interoperabilità dei sistemi, delle informazioni e dei dati (favorendo l’utilizzo di soluzioni “open” ed evitando fenomeni di “lock-in”)
  • prestare attenzione alle manovre e iniziative delle istituzioni europee, specialmente in ambito di intelligenza artificiale;
  • garantire l’utilizzo degli standard tecnici internazionali e nazionali esistenti nell’ottica di assicurare la qualità delle iniziative e dei progetti (per esempio, le norme ISO 19650 e UNI EN 11337 in riferimento ai metodi e strumenti di gestione informativa digitale delle costruzioni);
  • coinvolgere le Associazioni di categoria nella regolamentazione dell’utilizzo delle tecnologie digitali con l’obiettivo di predisporre indicazioni chiare e condivise per il settore;
  • supportare il settore nell’acquisizione di strumenti e competenze inerenti le tecnologie digitali applicate al mondo delle infrastrutture.

Conclude l’Associazione che un’opera di “digitalizzazione di massa” del mondo delle costruzioni e delle infrastrutture è possibile solo se tutti gli attori coinvolti hanno le competenze necessarie e un’adeguata preparazione tecnica.

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