Decreto Infrastrutture, il Senato approva il ddl di conversione

L'esame del disegno di legge adesso passa alla Camera, l'approvazione prevista entro la prima metà di agosto

di Redazione tecnica - 01/08/2022

Con 140 voti favorevoli, 4 contrari e 12 astensioni, il Senato ha approvato con modifiche il ddl n. 2646, di conversione del decreto-legge n. 68/2022 (cd. “Decreto Infrastrutture”), recante "Disposizioni urgenti per la sicurezza e lo sviluppo delle infrastrutture, dei trasporti e della mobilità sostenibile, nonché in materia di grandi eventi e per la funzionalità del MIMS". Il provvedimento passa ora all'esame della Camera.

Decreto Infrastrutture, il Senato approva il ddl di conversione

Come ha specificato il Ministro Enrico Giovannini, l'approvazione del disegno di legge si aggiunge alle misure di semplificazione e velocizzazione degli investimenti infrastrutturali previste per gli interventi del Pnrr e alla legge delega sui contratti pubblici, testimoniando la centralità delle teematiche di competenza del Mims nell'attività di Governo e Parlamento.

Nel testo predisposto dal Governo erano già presenti norme importanti quali:

  • la semplificazione delle procedure autorizzative per le opere legate al Giubileo del 2025 e per l’adeguamento delle strade;
  • la realizzazione di ulteriori approdi temporanei per migliorare la ricettività delle navi da crociera dopo l’interdizione al passaggio nel Canale della Giudecca e nel Bacino di San Marco;
  • la velocizzazione dell’iter di approvazione dei progetti per la costruzione delle dighe e rafforzare le attività di controllo sulla manutenzione delle stesse e delle opere di adduzione e derivazione;
  • misure per il risanamento degli immobili utilizzati dalle Capitanerie di Porto, dai Carabinieri e dalla Guardia di Finanza;
  • il rafforzamento dell’interconnessione tra sistema ferroviario e trasporto aereo;
  • l’adeguamento del codice della strada per favorire la mobilità sostenibile;
  • il potenziamento del trasporto pubblico locale regionale nella direzione della transizione ecologica.

Le misure approvate dal Senato

Nel testo di conversione sono state introdotte ulteriori misure, tra cui:

  • il rafforzamento della tutela della laguna di Venezia, con la previsione normativa di un nuovo Piano Morfologico della stessa, aggiornato in termini di perimetro e finalità, in coerenza con i principi stabiliti dalle leggi speciali per Venezia;
  • il finanziamento del progetto di rigenerazione urbana delle aree del Comune di Genova (Campasso) interessate dal potenziamento del traffico ferroviario merci dal Porto di Genova verso il nord dell’Italia, con l’obiettivo di raggiungere una maggiore sostenibilità ambientale, sociale ed economica, riducendo l’impatto sugli abitanti delle zone interessate e favorendo la riqualificazione dell’area anche a fini abitativi;
  • interventi di potenziamento di infrastrutture stradali e ferroviarie, tra cui la messa in sicurezza della strada ex 3-bis Tiberina, il collegamento Roma-Latina, il collegamento viario tra la strada Aurelia e il comune di Pietrasanta e sviluppo della linea metropolitana di Catania;
  • misure finalizzate a favorire le sinergie all’interno del Gruppo FS con l’obiettivo di ridurre i costi operativi e abbreviare i tempi di realizzazione degli interventi;
  • incentivi per favorire la transizione ecologica nel settore della nautica da diporto;
  • sviluppo di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili negli aeroporti delle isole minori.
  • l’avvio di progetti sperimentali di rigenerazione urbana per la realizzazione e la funzionalizzazione di spazi esistenti da destinare a parchi gioco “innovativi”;
  • l’adeguamento alla normativa comunitaria della disciplina sulla tassazione delle Autorità di Sistema portuale;
  •  favorire lo sviluppo degli investimenti per il rinnovo dei mezzi destinati ai servizi di trasporto pubblico locale e regionale, eliminando l’obbligo di cofinanziamento a carico degli enti interessati;
  • lo stanziamento di risorse aggiuntive per il migliore il funzionamento della Commissione tecnica VIA e della Commissione PNRR-PNIEC, anche al fine di accelerare le procedure di valutazione dei progetti;
  • la conferma della risoluzione per grave inadempimento del concessionario della Convenzione per la gestione delle autostrade A24 e A25, come già previsto dal decreto legge 85/2022. Sul punto, la prosecuzione della gestione della rete è affidata ad ANAS S.p.a. per garantire la continuità della circolazione in condizione di sicurezza, oltre che la conservazione degli attuali livelli occupazionali, anche con l’inserimento di clausole sociali nei bandi di gara relative all’affidamento di nuovi lavori.

Il testo passa adesso all'esame della Camera che dovrà approvarlo entro la prima metà di agosto.

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