Deficit in rialzo: pesano Superbonus e bonus edilizi

La conferma nell'ultimo report Istat. Ancora solo ipotesi e poche certezze sulle possibili soluzioni per contenere il disavanzo

di Redazione tecnica - 24/04/2024

Dopo la pubblicazione dell’aggiornamento dei dati Istat sul deficit 2023, la strada per il risanamento dei conti pubblici sembra essere sempre più in salita e quella del Superbonus sempre più stretta e inaccessibile.

Deficit in rialzo: pesano Superbonus e bonus edilizi

Secondo le rilevazioni dell’Istituto, il debito pubblico sale a 7,4% (+0,2% rispetto a quanto indicato a inizio aprile), con un aumento di 4,5 miliardi di euro su cui pesano proprio i bonus edilizi e che, secondo il Ministro dell'Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti, sebbene non inciderà sulle previsioni del Def, sarà necessario monitorare, pensando a nuove misure finalizzate a ridurre il rapporto debito/PIL.

Considerato che i crediti di imposta incideranno significativamente sulla dinamica del debito pubblico fino al 2026, una soluzione potrebbe essere l'estensione da 4 a 10 anni del periodo nel quale usufruire delle compensazioni (c.c. "spalmacrediti"); nel frattempo ci si aspetta la mazzata finale sul Superbonus 110%, che Giorgetti definisce come “una macchina da guerra infernale, un mostro nato male" che avrebbe creato una moneta fiscale parallela a quella legale.

Superbonus sul banco degli imputati anche per Bankitalia, che ha pure visto al ribasso le stime di crescita del PIL nel 2024 dello 0,6%, a fronte dell'1% del Governo. Come riportato dal Capo del Dipartimento Economia e Statistica della Banca d’Italia, Sergio Nicoletti Altimari,  l’ammontare dei crediti Superbonus contabilizzati per competenza nei conti del 2023 a inizio aprile equivaleva a 77 miliardi di euro (quasi 3,7 punti percentuali del PIL), 5 volte di più di quanto aveva previsto il DEF 2023.

77 miliardi a cui si devono peraltro aggiungere i 4,5 indicati adesso da ISTAT, e nel futuro ulteriori 5 o 6, tenendo conto che, secondo il Tesoro, solo nel 2023 sarebbero state concesse detrazioni al 110% sui lavori edilizi per 86 miliardi di euro.

I dati mancanti e le incertezze del Governo

Molte critiche però e poche certezze su come intenda agire l'esecutivo per scaricare questi maggior oneri nel prossimo triennio. Un dubbio posto anche dall’Ufficio Parlamentare di Bilancio, secondo cui il DEF, non contiene sufficienti informazioni in relazione al Superbonus 110% sull’entità degli importi considerati nei dati di consuntivo dei documenti pubblicati dall’Istat e in quelli del Mef, e che potrebbero rappresenre informazioni importanti anche se provvisorie.

Allo stesso modo, importanti indicazioni potrebbero venire dalle stime sull’impatto del superbonus e dei bonus edilizi, integrando i dati del mese di aprile di ENEA e quelli sulle comunicazioni pervenute all’Agenzia delle Entrate sull’uso delle opzioni alternative alle detrazioni dirette (sconto in fattura e cessione del credito).

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