Deroghe agli standard urbanistici ed edilizi: online il dossier ANCE

Il documento contiene una panoramica delle deroghe regionali al DM 1444/1968 e invita a una revisione della normativa in termini di rigenerazione urbana

di Redazione tecnica - 12/04/2024

È stato pubblicato il nuovo dossier ANCE sulle deroghe agli standard urbanistici ed edilizi ai sensi dell’art. 2-bis del d.P.R. n. 380/2001 (Testo Unico Edilizia), che analizza il quadro attuativo delle norme disposte dalle Amministrazioni Regionali

Deroghe a standard urbanistici ed edilizi e rigenerazione urbana: il Dossier ANCE

Il rispetto degli standard urbanistici ed edilizi è un tema che, spiega l’Associazione, rappresenta uno dei principali problemi che si frappongono ad una realizzazione diffusa ed agevole degli interventi di rigenerazione del patrimonio edilizio esistente, soprattutto mediante demolizione e ricostruzione.

Questo perché gli interventi di “sostituzione edilizia” si inseriscono generalmente in un contesto urbano consolidato che, soprattutto in presenza di aumenti di volumetria, rende difficile il rispetto di limiti di densità, distanza o di altezza, così come il reperimento di aree da destinare a standard urbanistici e sul quale è intervenuto l’art. 2-bis del Testo Unico Edilizia (d.P.R. n. 380/2001), che prevede la possibilità per le Regioni di introdurre disposizioni derogatorie al DM 1444/1968.

Pur rappresentando un primo passo verso l’adeguamento ai nuovi bisogni, secondo ANCE l’art. 2-bis continua a presentare rilevanti problematiche interpretative e oggi, a seguito di numerose pronunce della giurisprudenza sia costituzionale che amministrativa, è prevalente una lettura restrittiva per cui la norma è finalizzata a consentire previsioni derogatorie al DM 1444/1968 solo se recepite in piani urbanistici attuativi funzionali a conformare un assetto complessivo e unitario di determinate zone del territorio e non riguardanti anche interventi relativi a singoli edifici.

Da questo punto di vista, suggerisce l’Associazione, bisognerebbe andare oltre la previsione di deroghe regionali, definendo una nuova disciplina degli standard urbanistici ed edilizi che, anche nell’ottica della riduzione del consumo di suolo, preveda regole specifiche per la rigenerazione urbana.

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