Dibattito pubblico: Pubblicate le linee guida n. 2

La Commissione nazionale per il dibattito pubblico ha approvato le Linee guida n. 2 sul dibattito pubblico relative alle opere previste nel PNRR

di Redazione tecnica - 10/09/2021

La Commissione nazionale per il dibattito pubblico, istituita con Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti 30 dicembre 2020, n. 627 e, successivamente, modificata, dal Decreto del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili 7 maggio 2021, n. 204, ha approvato la Raccomandazione n. 2 avente ad oggetto le Linee guida sul procedimento abbreviato per le opere di cui all'allegato n. 4, per le quali è obbligatorio il Dibattito Pubblico, ai sensi di quanto previsto dall'art. 46 del decreto legge 31 maggio 2021, n. 77, convertito, con modificazioni legge di conversione 29 luglio 2021, n. 108, recante: «Governance del Piano nazionale di ripresa e resilienza e prime misure di rafforzamento delle strutture amministrative edi accelerazione e snellimento delle procedure.».

La nuova Raccomandazione n. 2 fa seguuto alla Raccomandazione n. 1 – Linee guida sul dibattito pubblico.

Il documento individua tempi e funzioni

L'art. 46 del decreto-legge 31 maggio 2021 , n. 77, recante: '·Governance del Piano Nazionale di rilancio e resilienza e prime misure di rafforzamento delle strutture amministrative e di accelerazione e snellimento delle procedure", convertito, con modificazioni, nella legge 29 luglio 2021, n. 108, dispone la riduzione dei tempi del procedimento del Dibattito pubblico, previsti nel DPCM n. 76 del 2018 per le sole opere indicate nell'allegato n. 4 del predetto decreto-legge per le quali sia obbligatorio il Dibattito Pubblico. In via generale la predetta disposizione stabilisce che il Dibattito Pubblico deve avere una durata massima di quarantacinque giorni e che tutti gli altri termini previsti nel DPCM n. 76 del 2018 siano ridotti della metà.

L'articolo 46, inoltre, per i soli casi di dibattito pubblico obbligatorio sempre riguardanti le opere dell'allegato 4 del predetto decreto-legge, reca, altresì, disposizioni per un procedimento semplificato. Per le opere che non rientrano nel presente campo di applicazione, si applica il procedimento ordinario, secondo le disposizioni di cui al DPCM n. 76 del 2018 e la Raccomandazione n. l di questa Commissione.

Al fine di esplicitare i diversi termi ni temporali e le differenti fasi che riguardano, lo si ribadisce , le sole opere indicate nell'allegato 4 del predetto decreto-legge, per le quali è obbligatorio il Dibattito Pubblico, si forniscono, di seguito, le seguenti linee guida.

Il Codice dei contratti ed il dpcm 10 maggio 2018, n. 76

Ricordiamo che il Codice dei contratti pubblici all’art. 22, comma 2, ha previsto l'adozione del Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 maggio 2018, n. 76 contenente il “Regolamento recante modalità di svolgimento, tipologie e soglie dimensionali delle opere sottoposte a dibattito pubblico” che disciplina i criteri per l'individuazione delle grandi opere infrastrutturali e di architettura di rilevanza sociale che hanno un impatto sull'ambiente, sulle città e sull'assetto del territorio, distinte per tipologia e soglie dimensionali, per cui è obbligatorio il ricorso alla procedura di Dibattito pubblico, nonché le modalità di svolgimento e il termine di conclusione della medesima procedura.

Primo correttivo al Codice dei contratti

Il primo correttivo al Codice dei contratti pubblici ha precisato che i nuovi interventi ai quali occorre fare riferimento per l'applicazione dell'istituto del Dibattito pubblico sono quelli avviati dopo la data di entrata in vigore del medesimo decreto, ovvero dopo il 24 agosto 2018, ed ha stabilito, contestualmente, le modalità di monitoraggio sull'applicazione dell'istituto.

Obiettivi della Commissione

La Commissione intende essere un modello di democrazia partecipativa, relativamente agli interventi infrastrutturali di maggiore rilevanza nel Paese.

Obiettivi della Commissione sono:

  1. Rendere trasparente il confronto con i territori sulle opere pubbliche, attraverso procedure che garantiscano il coinvolgimento delle comunità interessate
  2. Migliorare la qualità delle progettazioni delle opere pubbliche di grande rilevanza
  3. Semplificare l’esecuzione dell’opera attraverso scelte ponderate, al fine di ridurre l’aggravio dei conteziosi

La Commissione nazionale per il dibattito pubblico riveste, quindi, un ruolo cruciale nel promuovere il coinvolgimento dei territori e l’adozione della linee guida contribuisce a rende operativo un indispensabile strumento di partecipazione democratica” ha affermato il Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, Enrico Giovannini.  “Sono convinto che l’utilizzo del dibattito pubblico agevolerà  l’attuazione del Pnrr  - ha aggiunto - facendo in modo che le opere, sulle quali siamo chiamati a costruire lo sviluppo futuro del Paese, siano anche il frutto di una più ampia condivisione con cittadini e imprese”.

Con il PNRR viene rafforzato il dibattito pubblico

Il Decreto legge sulla governance del Pnrr e le semplificazioni ha rafforzato lo strumento del dibattito pubblico ampliando la platea delle opere per le quali è esso obbligatorio.  A breve sarà avviata la fase attuativa delle disposizioni previste con l’individuazione di un elenco dei coordinatori del dibattito pubblico, la predisposizione di un regolamento per i poteri sostitutivi della Commissione, nonché la comunicazione sulle nuove regole del procedimento abbreviato.

Dibattito pubblico modello di democrazia

L’obiettivo è far sì che il dibattito pubblico, anche in Italia, possa diventare modello di democrazia partecipativa. A tal fine la Commissione ha stabilito che, da qui ai prossimi mesi, verrà organizzata una serie di appuntamenti sul territorio per mettere in luce l’importanza e l’utilità di questo strumento e per favorire un procedimento di qualità.

Speciale Codice dei contratti

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