E-procurement e nuovo Codice Appalti: ecco il regolamento AgID

Definiti i requisiti tecnici e le modalità di certificazione delle Piattaforme di approvvigionamento digitale, in attuazione dei principi di digitalizzazione del ciclo di vita dei contratti pubblici

di Redazione tecnica - 15/06/2023

Mancano ormai solo due settimane al fatidico 1° luglio 2023, data in cui il nuovo Codice dei Contratti Pubblici (d.Lgs. n. 36/2023) diventerà operativo. Di particolare importanza l’attenzione alla digitalizzazione del ciclo di vita dei contratti, a cui è dedicata la Parte II del Codice e che all’art. 26 dispone che i requisiti tecnici delle piattaforme di approvvigionamento digitale, nonché la conformità di dette piattaforme a quanto disposto dall’articolo 22, comma 2, sono stabilite dall’AgID, di intesa con ANAC e con il Dipartimento per la Trasformazione Digitale della Presidenza del Consiglio dei ministri, Dipartimento per la trasformazione digitale, entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore del codice.

Piattaforme e-procurement: il regolamento AgID

Proprio con questo obiettivo, l’Agid, con la determinazione n. 137/2023 del 1° giugno 2023, ha adottato il provvedimento “Requisiti tecnici e modalità di certificazione delle Piattaforme di approvvigionamento digitale”, come comunicato nella Gazzetta Ufficiale del 13 giugno 2023, n. 136.

Il documento è così articolato:

  • Ambito di applicazione
    • Ambito soggettivo
    • Ambito oggettivo
  • Riferimenti e sigle
    • Note di lettura del documento
    • Riferimenti Normativi
    • Linee guida e regole tecniche di riferimento
    • Termini e definizioni
    • Standard di riferimento
  • Requisiti delle piattaforme
    • Principi generali e suddivisione in classi di requisiti
    • Requisiti derivanti dalle disposizioni del CAD e da norme di carattere generale (Classe 1)
    • Requisiti funzionali del ciclo di vita digitale dei contratti (Classe 2)
      • Requisiti funzionali generali (Classe 2-a)
      • Requisiti funzionali specifici (Classe 2-b)
    • Requisiti di interoperabilità (Classe 3)
  • La Certificazione
    • Certificazione AGID
  • Requisiti del Gestore e dichiarazione di conformità
    • Requisiti del Gestore
    • Dichiarazione di conformità di Piattaforma
  • Piattaforme di gestione delle garanzie fideiussorie
    • Ambito di applicazione e definizioni
    • Requisiti dei registri distribuiti
  • Entrata in vigore e norme transitorie

Al suo interno sono presenti quindi tutte le informazioni utili per la predisposizione di sistemi di e-procurement e delle relative modalità di certificazione, in attuazione delle disposizioni della Parte II del Codice che si pongono i seguenti obiettivi:

  • ridurre i tempi di gara;
  • semplificare le procedure e ridurre i contenziosi;
  • migliorare l’efficienza amministrativa complessiva e gli oneri amministrativi a carico delle imprese;
  • favorire una più ampia partecipazione delle imprese stesse.

Le Regole tecniche potranno essere aggiornate tenendo conto dell’evoluzione del quadro normativo italiano ed europeo oltre che di quella degli standard tecnologici di riferimento.

Regole tecniche: ambito soggettivo e oggettivo

I soggetti destinatari delle Regole tecniche sono:

  • i Titolari delle piattaforme di approvvigionamento digitale, di cui all’articolo 25 del Codice;
  • i Gestori di tali piattaforme di approvvigionamento digitale;
  • i Gestori di piattaforme, per la gestione delle garanzie fideiussorie, operanti con tecnologie basate su registri distribuiti di cui all’articolo 106, comma 3 del Codice.

Per quanto riguarda l'ambito oggettivo, il documento stabilisce:

  • i requisiti tecnici delle piattaforme di approvvigionamento digitale, suddivisi in tre classi:
    • requisiti generali derivanti dalle disposizioni del CAD e da norme di carattere generale come stabilito dall’articolo 19, comma 1 del Codice;
    • requisiti funzionali specifici esplicitamente indicati nel Codice, con particolare riferimento all’articolo 22, comma 2, nelle attività di cui all’articolo 21. Comma 1;
    • requisiti di interoperabilità con le piattaforme e i servizi digitali infrastrutturali abilitanti la gestione del ciclo di vita dei contratti pubblici, i cui all’articolo 23 e in particolare con la Banca dati nazionale dei contratti pubblici (BDNCP), di cui all’articolo 62-bis del CAD e di cui è titolare l’ANAC.
  • le modalità per la certificazione delle piattaforme di approvvigionamento digitale;
  • le caratteristiche dei registri distribuiti utilizzati nell’ambito delle piattaforme di gestione delle garanzie fideiussorie.

Le regole tecniche acquisteranno efficacia dal 1° gennaio 2024.

La digitalizzazione del ciclo di vita dei contratti

La digitalizzazione del ciclo di vita dei contratti di acquisto pubblico si fonda sul rispetto dei principi e delle disposizioni del Codice dell’amministrazione digitale (CAD), d.lgs. n. 82/2005 e sulla formazione, acquisizione e gestione di documenti nativi digitali mediante le piattaforme e i servizi digitali infrastrutturali abilitanti la gestione del ciclo di vita dei contratti pubblici e le piattaforme di approvvigionamento digitale, che compongono l’ecosistema nazionale di approvvigionamento digitale di cui all’articolo 22 del Codice.

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