Forniture italiane ed europee: ok alla tutela nel nuovo Codice Appalti

Soddisfazione da Anima Confindustria: con il criterio premiale, inserita un'importante norma a tutela dell’industria italiana

di Redazione tecnica - 31/03/2023

Con l’art. 170, il nuovo Codice degli Appalti recepisce la linea guida europea per la valorizzazione del Made in Italy e favorisce le imprese italiane ed europee rispetto alla concorrenza dei Paesi terzi. Lo conferma Anima Confindustria, nel valutare positivamente l'introduzione del criterio premiale del valore percentuale dei prodotti originari italiani o dei paesi UE, rispetto al totale.

Tutela "Made in": il criterio premiale nel nuovo Codice degli Appalti

Un’indicazione diventata oggi legge, con l’inserimento del comma 5 nell’art. 170. La norma, rubricata “Offerte contenenti prodotti originari di paesi terzi” recepisce in Italia la linea guida della Commissione europea, che da tempo chiedeva di tutelare le imprese dalla concorrenza sleale di Paesi terzi.

In particolare, oltre a confermare la possibilità di respingere l’offerta presentata per l’aggiudicazione di un appalto di forniture qualora la parte dei prodotti originari di Paesi terzi superi il 50% del valore totale dei prodotti che compongono l’offerta, a uletriore tutela dei prodotti italiani e dell’Unione Europea, è stato specificato che tra i criteri di valutazione dell’offerta economicamente più vantaggiosa possa essere considerato dalla stazione appaltante come premialità la percentuale di prodotti “Made in”.

«La nuova norma del Codice Appalti segna un grande traguardo per Anima, la fine di un lungo lavoro di promozione della tutela del Made in Italy che ci ha visto da anni in prima fila in ogni sede istituzionale", ha affermato Marco Nocivelli, presidente di Anima Confindustria. “Il nuovo articolo 170 permetterà di stimolare maggiormente il mercato interno, innescando un circolo virtuoso che garantirà un’alta affidabilità dei materiali e delle tecnologie utilizzate nelle opere di riqualificazione delle nostre infrastrutture rendendo, di fatto, le imprese italiane più competitive e consentendo una gestione ottimale dei fondi europei. Oggi più che mai – conclude Nocivelli – la meccanica italiana, che rappresenta un’eccellenza mondiale, ha bisogno di certezze e rendere esplicita questa clausola di salvaguardia offre l’opportunità di supportare le imprese nazionali".

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