Frodi fiscali e bonus edilizi: Superbonus 110% ufficialmente assolto

La conferma dai dati delle indagini della Guardia di Finanza: le frodi nel superbonus rappresentano solo lo 0,5% del totale delle detrazioni fiscali dell'art. 119 del Decreto Rilancio

di Redazione tecnica - 26/06/2023

Nonostante da mesi la tesi sia sostenuta da più parti – compresa l'Agenzia delle Entrate - la certificazione ufficiale è arrivata anche dalla Guardia di Finanza: il Superbonus non è in alcun modo sinonimo di frode fiscale.

Bonus edilizi e frodi fiscali: la GdF assolve il Superbonus 110%

Dalle indagini delle Fiamme Gialle sulle frodi legate ai bonus edilizi, è emerso che solo il 5% di esse riguarda il Superbonus e che, guardando solo agli interventi legati alle agevolazioni al 110%, soltanto lo 0,5% è inerente a crediti fiscali inesistenti.

Guardando al totale complessivo, la Guardia di Finanza ha sequestrato finora 7,2 miliardi di crediti inesistenti, di cui 1,6 miliardi a fine 2021, dopo l’entrata in vigore del Decreto Antifrode e 5,6 miliardi da gennaio 2022 in poi. Si tratta nella maggior parte dei casi di crediti già ceduti e che per oltre il 50% attiene al c.d. “Bonus Facciate”, agevolazione totalmente senza controllo fino all’entrata in vigore del D.L. n. 152/2021, con truffe che ammontano complessivamente a 4,2 miliardi di euro.

Solo a partire da novembre 2021 sono stati presi provvedimenti con i quali:

  • sono state estese le stesse misure di controllo già utilizzate per il superbonus a tutti gli altri bonus minori (visto di conformità e asseverazione della congruità delle spese);
  • è stata limitata la possibilità di cessione dei crediti fiscali, arrivando quasi a un blocco totale con il D.L. n. 11/2023. 

Il Superbonus, con 75 miliardi di euro di lavori fino ad ora finanziati, registra invece crediti inesistenti per 360 milioni di euro: si tratta appunto dello 0,5% del valore sul totale degli interventi con detrazioni al 110%, e del 5% delle frodi complessive individuate dalla GdF.

Difficile pensare che potesse essere al contrario: per accedere alle agevolazioni fiscali, il Decreto Rilancio ha sempre previsto come requisiti fondamentali il visto di conformità e l'asseverazione di congruità sulle spese sostenute, diversamente da quanto accaduto proprio con il Bonus Facciate.

 

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