Gestione risorse PNRR: i sindaci contro l'AGCM

I primi cittadini reagiscono alla nota con cui l'Autorità invita ANCI a valutare i rischi connessi al ricorso ad ASMEL come Centrale di committenza

di Redazione tecnica - 17/01/2023

La questione sull’utilizzo delle risorse del PNRR da parte degli enti locali inizia ad assumere i contorni di una guerra senza esclusione di colpi. Adesso è il turno dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) accusata di “inutili appesantimenti dei procedimenti amministrativi” da parte dei Sindaci di diversi Comuni in Italia, a seguito di una nota inviata ad ANCI.

Enti locali e gestione risorse del PNRR: la lettera dei Sindaci 

A sottolinearlo è ASMEL, l’altra parte coinvolta nella nota, e recentemente segnalata da ANAC come ente di natura privatistica e quindi non legittimata allo svolgimento di funzioni di centrale unica di committenza per conto degli enti locali.

AGCM avrebbe invitato ANCI, una nota per sensibilizzare gli Enti sui rischi connessi al ricorso alla Centrale di committenza promossa da ASMEL stessa: "una nota – evidenzia ASMEL – inviata alla prima Associazione dei Comuni italiani, per invitarla a sensibilizzare gli Enti sui rischi connessi al ricorso alla Centrale di committenza promossa dalla seconda Associazione, l’ASMEL, che associa 4072 Enti Locali in tutt’Italia”.

Da qui la lettera aperta dei sindaci, nella quale sono stati sottolineati i vantaggi per i Comuni medio piccoli nel ricorso alla Centrale di committenza ASMEL, ormai radicata in tutt’Italia e premiata in Europa come best practice nel settore dell’innovazione e della digitalizzazione degli appalti. Nel testo, i primi cittadini firmatari chiedono alle due Associazioni il perseguimento di obiettivi convergenti, sottolineando che il pluralismo associativo rafforza la voce dei Comuni ed è di gran lunga più efficace rispetto al preteso monopolio della rappresentanza associativa. 

Il commento di ASMEL

Spiega Asmel: “In pratica, sostengono i Sindaci, l’Autorità garante della concorrenza viola la “concorrenza associativa” tra le due principali associazioni dei Comuni. I primi cittadini si chiedono perché mai un’Autority “dotata di poteri di intervento tanto incisivi”, si rivolge ad ANCI per sensibilizzare i Comuni su presunte criticità nel ricorso alla Centrale ASMEL. E perché mai la nota non è stata pubblicata sul sito ANCI, ma relegata su due siti regionali dell’Associazione, quelli di Lombardia e Veneto”. 

Sul punto è intervenuto Francesco Pinto, segretario generale ASMEL: “Se vi sono anomalie, nel rispetto delle regole della concorrenza, AGCM non deve riferirsi a generici rischi o criticità perché ha i poteri per chiederne la rimozione e, nel caso, trascinare in giudizio chi non si adegua. Ma non ha il diritto di porre le due Associazioni l’una contro l’altra. Chiederemo al Giudice di attestare la completa rispondenza della Centrale ASMEL alla normativa vigente e di condannare AGCM per aver debordato dai poteri attribuitele dalla legge e per il danno reputazionale arrecato”.

Conclude il Presidente ASMEL, Giovanni Caggiano: “Ecco il paradosso del dirigismo dei finanziamenti PNRR: da un lato si ritengono i Comuni scarsamente capaci, prospettandone il commissariamento, e dall'altro si cerca di ostacolare l’unica Centrale di rilievo nazionale, espressione diretta dei Comuni, che in questi ultimi anni ha prodotto risultati innegabili in termini di efficienza, trasparenza e celerità nella spesa”.

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