Immobile in ristrutturazione: si paga l’IRPEF?

Cosa prevede il TUIR nel caso non si disponga di un immobile oggetto di ristrutturazione straordinaria? Ecco la risposta del Fisco

di Redazione tecnica - 19/12/2023

Cosa succede in termini di tassazione se un immobile è in ristrutturazione straordinaria? Oltre all'IMU, va pagata anche l'IRPEF oppure no? Si tratta del dubbio di un contribuente, proprietario di una seconda casa nello stesso comune dove risiede, e sul quale Fisco Oggi ha fornito dei chiarimenti.

Reddito da fabbricati: quando l'IRPEF non è dovuta

Per rispondere, l'Agenzia delle Entrate ha richiamato la normativa di riferimento, ovvero l'art. 36, comma 3 del d.P.R. n. 917/1986 (TUIR), che elenca i casi in cui gli immobili non producono reddito di fabbricati e, quindi, non vanno riportati nella dichiarazione dei redditi.

Ricordiamo che il reddito dei fabbricati è costituito dal reddito medio ordinario ritraibile da ciascuna unità immobiliare urbana. Come riporta il comma 3 dell'art. 36 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi, “Non si considerano produttive di reddito, se non sono oggetto di locazione, le unità immobiliari destinate esclusivamente all'esercizio del culto, compresi i monasteri di clausura, purché compatibile con le disposizioni degli articoli 8 e 9 della Costituzione e le loro pertinenze. Non si considerano, altresì, produttive di reddito le unità immobiliari per le quali sono state rilasciate licenze, concessioni o autorizzazioni per restauro, risanamento conservativo o ristrutturazione edilizia, limitatamente al periodo di validità del provvedimento durante il quale l'unità immobiliare non è comunque utilizzata”.

Ciò significa che, durante il periodo di ristrutturazione (naturalmente comprovato da un titolo come la CILA), il proprietario non è tenuto a dichiarare l’immobile, a condizione che non ne abbia usufruito.

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