Incendio grattacielo Torre dei Moro: assolto il cappotto termico

Materiali usati per il sistema a cappotto e il rivestimento facciate edifici: alcune considerazioni dopo l’incendio della Torre dei Moro.

di Redazione tecnica - 14/09/2021

L’incendio della Torre dei Moro a Milano continua a fare parlare gli addetti ai lavori sulle possibili cause che lo hanno generato e, soprattutto, sull’importanza della scelta dei materiali da utilizzare per la realizzazione del cappotto termico e dei rivestimenti delle facciate esterne. Si tratta di temi più che mai prioritari, considerando che, con il Superbonus 110%, queste tipologie di interventi di riqualificazione edilizia sono estremamente richieste e meritano particolare attenzione nella scelta delle forniture.

Incendio grattacielo Milano: le cause

Ricordiamo innanzitutto che, data la velocità e la modalità di propagazione, inizialmente si era pensato che l’incendio fosse stato provocato dalla combustione del cappotto termico. Dalle indagini e dalle prime analisi della struttura, è emerso invece chiaramente come l’incendio abbia riguardato il rivestimento esterno dell’edificio, ossia le due grandi vele realizzate con pannelli compositi in alluminio e, come abbiamo già sottolineato qualche giorno fa in questo articolo, non sia stato alimentato dal sistema a cappotto.

Assolto quindi l’EPS, ossia il Polistirene Espanso Sintetizzato, materiale di largo impiego in edilizia e sicuro: a tal proposito, AIPE (Associazione Italiana Polistirene Espanso), ha voluto tranquillizzare le famiglie che si stanno accingendo a realizzare un intervento di riqualificazione energetica ed edilizia con il sistema a cappotto in EPS o che hanno già realizzato questo tipo di intervento, sottolineando come il materiale non sia assolutamente coinvolto nelle cause dell’incendio.

Rivestimenti facciate: quali sono i materiali sicuri?

Qualunque sia la tecnologia utilizzata per il rivestimento della facciata di un edificio (cappotto termico, facciata ventilata, cladding esterno), la scelta dei materiali ha un’importanza fondamentale. Nel grattacielo di via Antonini a Milano, le fiamme si sarebbero propagate rapidamente lungo il rivestimento esterno in alluminio (le “vele” di colore bianco), composto da un nucleo combustibile, tanto da renderne completamente visibile la struttura su cui era posato.

Per progettare e ottenere una facciata sicura, è necessario adoperare materiali incombustibili e non infiammabili. Un suggerimento in merito viene da proviene da FIVRA (Fabbriche Isolanti Vetro Roccia Associate): “per progettare e ottenere una facciata sicura, è indispensabile adoperare materiali incombustibili e non infiammabili, proprietà che contraddistinguono le lane minerali, in Euroclasse A1 o A2 di reazione al fuoco”.

Tra le lane minerali, un utilizzo frequente è quello della lana di roccia e della lana di vetro, che presentano diversi vantaggi, come il comfort abitativo termico ed acustico, oltre, naturalmente a una maggiore protezione dal fuoco.

© Riproduzione riservata