Infrastrutture strategiche: la Corte dei conti sullo stato di realizzazione

La deliberazione della Corte dei Conto sullo Stato di realizzazione delle infrastrutture strategiche di interesse nazionale di cui alla L. n. 443/2001 (c.d. Legge Obiettivo)

di Redazione tecnica - 29/04/2022

Come ormai compreso da tutti, la normativa che regola l'universo dei contratti pubblici ha subito nel 2016 una profonda riforma mai perfezionata che, forse anche per questo, ha generato notevoli problematiche applicative, talvolta aggetto di interventi della giustizia amministrativa oltre che di correttivi definitivi e a tempo.

Codice dei contratti e infrastrutture strategiche

La Parte V (Infrastrutture e insediamenti prioritari) del D.Lgs. n. 50/2016 (Codice dei contratti) definisce la disciplina di programmazione e finanziamento delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari.

Sulle infrastrutture strategiche e il loro stato di attuazione è intervenuta la Corte dei Conti con la Deliberazione 5 aprile 2022, n. 6 che fornisce diversi spunti di riflessione che dovranno essere necessariamente tenuti in considerazione nel programma di utilizzo dei fondi europei dei Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Il Rapporto della Corte dei Conti

Come il Rapporto semplificato approvato con Delibera n. 6/2022/G dalla Sezione centrale controllo sulla gestione delle amministrazioni dello Stato della Corte dei Conti, la fattibilità e la concreta esecuzione del Programma delle infrastrutture strategiche (Pis) sono state condizionate dal ritardo nell’attuazione e dalla scarsezza delle risorse finanziarie, a fronte di un complesso di interventi, negli anni 2002-2014, in continuo aumento.

La magistratura contabile ha evidenziato l’esigenza, anche in virtù delle risorse derivanti dal PNRR, di implementare iniziative per la razionalizzazione, la maggiore efficacia della programmazione e l’individuazione degli interventi infrastrutturali prioritari per lo sviluppo del Paese, in coerenza con le risorse finanziarie disponibili e i relativi cronoprogrammi.

Sollecitata piena attuazione del Codice dei contratti

La Corte, riaffermando la necessità di iniziative strutturate a garanzia del raccordo fra i soggetti coinvolti nelle fasi di programmazione, realizzazione e monitoraggio delle opere, ha sollecitato la piena attuazione di quanto previsto dal Codice dei contratti pubblici sugli strumenti pianificatori e di programmazione, con l’inserimento - nel piano generale dei trasporti e della logistica, e nel primo documento pluriennale di pianificazione - delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari.

E’ necessario - proseguono i giudici contabili - che il Ministero dell’economia e finanze, d’intesa con il Ministero delle infrastrutture e mobilità sostenibili, verifichi la possibilità di individuare uno specifico piano gestionale all’interno dei capitoli interessati, con i dati contabili relativi ad ognuno degli interventi previsti per l’alta velocità Brescia-Verona-Padova, il Progetto unico linea ferroviaria AV/AC Milano-Genova III Valico dei Giovi, e il potenziamento infrastrutturale Voltri-Brignole e Genova-Campasso.

Quadro finanziario chiaro ed aggiornato

L’obiettivo - specifica la Corte - è giungere ad un quadro finanziario chiaro ed aggiornato di ciascun intervento, onde favorire il monitoraggio su risorse stanziate e pagamenti effettuati, anche al fine di agevolare il controllo da parte degli organi preposti.

Quanto, infine, all’intervento sulla trasversale nord Orte-Viterbo-Civitavecchia - s.s. 675 Umbro-Laziale - tratta Monte Romano Est - Civitavecchia, si è richiamata la necessità di iniziative, da parte della struttura commissariale, per la definizione della progettazione, l’avvio dei lavori ed il pieno utilizzo dei finanziamenti disponibili, al fine del perseguimento degli obiettivi, nel rispetto dei tempi programmati, da dettagliare in un cronoprogramma per il controllo della Corte dei conti.

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