Nuovo Codice dei Contratti: le indicazioni per gli Enti Locali

ANCI pubblica un Quaderno operativo dedicato al d.Lgs. n. 36/2023, con particolare attenzione al regime transitorio e fornendo alcuni utili e schemi che gli Enti Locali possono usare in qualità di stazioni appaltanti

di Redazione tecnica - 27/06/2023

Manca poco meno di una settimana all'operatività ufficiale del d.Lgs. n. 36/2023 (Codice dei Contratti Pubblici), già in vigore dallo scorso 1° aprile, e ANCI ha pubblicato sul tema un interessante Quaderno operativo, con l’obiettivo di fornire uno strumento per orientarsi sulle novità più importanti della riforma, e per fornire i consueti schemi di atti e modelli operativi per la costituzione di Centrali Uniche di Committenza all’interno di Unioni di Comuni già costituite e non, affidamenti diretti di lavori pubblici, servizi e forniture.

Nuovo Codice dei Contratti Pubblici: il Quaderno operativo ANCI

Questi i contenuti trattati all’interno del Quaderno:

  • Il ruolo dei principi nel nuovo codice dei contratti pubblici
  • Il nuovo responsabile unico del progetto
  • La programmazione
  • La progettazione
  • Il bando di gara e i requisiti generali e speciali di partecipazione
  • L’affidamento dei contratti di importo inferiore alle soglie europee
  • La qualificazione delle stazioni appaltanti
  • I criteri di aggiudicazione e le offerte anomale
  • Il partenariato pubblico privato e i contratti di concessione
  • L’affidamento dei servizi sociali e il partenariato culturale
  • Il periodo transitorio
  • L’imposta bollo: nuovi importi e nuova modalità di applicazione

Come ricorda ANCI, l’approvazione della riforma del Codice dei Contratti Pubblici si inserisce nell'attuazione di impegni assunti dal Governo con il Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e risponde all’obiettivo di semplificazione e rimozione del goldplating.

Codice degli Appalti 2023: il periodo transitorio

Anche se esso sarà operativo dal 1° luglio 2023, è previsto un complesso periodo transitorio, fino al 31 dicembre 2023, che dispone l’estensione della vigenza di alcune disposizioni del d. lgs n. 50/2016, del D.l. n. 76/2020 (Decreto Semplificazioni) e D.L. n. 77/2021 (Decerto Semplificazioni bis).

Secondo ANCI, l’impatto della riforma sarà valutabile soltanto con la “sperimentazione sul campo” del nuovo assetto regolatorio, anche se alcune delle novità più significative sono state introdotte dopo l’applicazione di una disciplina normativa introdotta in via transitoria, per imprimere un’accelerazione agli investimenti del Paese. Il riferimento è alla “messa a regime” delle procedure per gli affidamenti sotto soglia o all’appalto integrato sulla base del progetto di fattibilità tecnico ed economica.

Particolare attenzione ai principi che animano il nuovo Codice, con un focus interamente dedicato ad essi e all’introduzione del nuovo sistema di qualificazione delle stazioni appaltanti, con una fase transitoria che vede qualificati, con riserva, fino al 30 giugno 2024, Unioni di Comuni, Comuni Capoluogo, Città Metropolitane, Province e Regioni.

La modulistica per gli Enti Locali

Proprio per agevolare il lavoro degli enti locali in qualità di SA, al Quaderno sono stati allegati i seguenti moduli:

  • Determinazione a contrattare e affidamento diretto, ai sensi dell’art. 50, comma 1, lett. A) del d.lgs. n. 36/2023, di lavori
  • Determinazione a contrattare e affidamento diretto, ai sensi dell’art. 50, comma 1, lett. B) del d.lgs. n. 36/2023, della fornitura/del servizio
  • Schema di convenzione tra la SA in forma associata dell’unione ed il/i comune/i ai sensi dell’articolo 62 del d.lgs. n. 36/2023
  • Schema di convenzione tra l’unione ed il/i comune/i per la costituzione ed il funzionamento della SA in forma associata ai sensi dell’articolo 63 del d.lgs. n. 36/2023
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