Osservatorio RUP: online il report sui Responsabili Unici del Procedimento

Realizzata dal MIT in collaborazione con SNA, IFEL e ITACA con la PNRR Accademy, l'indagine fornisce un quadro completo su criticità, soluzioni e possibili percorsi formativi per i RUP

di Redazione tecnica - 07/07/2023

È disponibile online il Primo Rapporto “Osservatorio RUP 2023 - criticità, soluzioni e fabbisogni formativi” realizzato dal MIT, in collaborazione con SNA, IFEL e ITACA con il piano nazionale di formazione per la professionalizzazione del Rup (PNRR Accademy).

Osservatorio RUP: l'indagine su attività, punti critici e soluzioni 

Il Rapporto è frutto di un’indagine svolta a febbraio 2023 che ha coinvolto quasi 10mila Responsabili Unici del Procedimento nella compilazione dei questionari proposti.

L’analisi ha permesso di identificare le principali criticità che incontrano i RUP nelle diverse fasi dei procedimenti:

a) Programmazione

  • Eccessivi adempimenti burocratici preliminari
  • Complessità degli iter autorizzativi (ambientali, storico-paesaggistici, tecnici)
  • Mutevolezza del quadro politico

b) Progettazione

  • Difficoltà ad operare con il Building Information Modeling (BIM)
  • Assenza di incentivi economici alla progettazione interna
  • Acquisizione pareri e vari (Enti sottoservizi, Sovrintendenza, ecc.)

c) Affidamento

  • Eccessivi adempimenti a fini di vigilanza, monitoraggio e trasparenza
  • Utilizzo delle procedure di affidamento: procedure innovative
  • Utilizzo delle procedure di affidamento: appalto integrato

d) Esecuzione

  • Revisione dei prezzi
  • Riserve e contenzioso
  • Rispetto dei tempi di esecuzione

Per tutte le fasi

  • Carenza di personale
  • Eccessivi carichi di lavoro
  • Elevato grado di responsabilità personale

Queste le principali soluzioni proposte:

a) Programmazione

  • Snellimento dell'iter di adozione e approvazione
  • Snellimento delle attività e semplificazione dei documenti richiesti per la fase antecedente la formulazione e predisposizione della programmazione
  • Snellimento dell'iter di aggiornamento in corso d'anno della programmazione

b) Progettazione

  • Migliore definizione dei ruoli e delle responsabilità del RUP
  • Semplificazione dei documenti richiesti per la fase antecedente l'avvio della progettazione (es. DIP, DOCFAP, ecc.)
  • Aumentare i finanziamenti per la progettazione

c) Affidamento

  • Redazione bandi e disciplinari tipo per lavori e clausole su principali aspetti di contenzioso
  • Migliore definizione dei ruoli e delle responsabilità del RUP
  • Eliminazione rotazione inviti nelle procedure semplificate sottosoglia

d) Esecuzione

  • Razionalizzazione delle banche dati
  • Semplificazione gestione varianti, modifiche contrattuali e revisione prezzi
  • Whitelist delle Prefetture

Formazione RUP: le aree di competenza e i percorsi

Un’ulteriore sezione è dedicata ai fabbisogni formativi che potrebbero portare alla creazione di percorsi specifici, comprese le “soft skills” necessarie ad una completa professionalizzazione del buyer pubblico.

In particolare nel questionario si chiedeva di rispondere sulle proprie competenze in relazione a

  • Gestione delle garanzie e delle polizze
  • Project management
  • Contabilità dei lavori
  • Revisione e compensazione dei prezzi
  • Gestione delle riserve
  • Contenzioso e soluzione delle controversie
  • Normativa in materia di esecuzione del contratto
  • Coperture assicurative per RUP/tecnico interno
  • Competenze e responsabilità del RUP
  • Utilizzo dei CAM
  • Utilizzo del BIM
  • Normativa tecnica
  • Normativa relativa a procedure particolari (negoziazioni con OE, PPP)
  • Normativa relativa alla procedura di affidamento

Non solo: anche alla luce dell’entrata in vigore del nuovo Codice Appalti, efficace dal 1 luglio 2023, l’analisi evidenzia, in termini quantitativi e qualitativi, le principali traiettorie necessarie per la definizione di percorsi destinati al personale delle stazioni appaltanti e delle centrali di committenza, erogati dalla PNRR Academy.

Infine, di particolare rilievo la necessità di snellire gli adempimenti burocratici amministrativi, a cui fa riferimento anche il nuovo Codice Appalti, così come l’attenzione al progressivo ricorso alla digitalizzazione dell’intero ciclo di vita dei contratti pubblici.

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