Proroga Superbonus 110%: nessuna certezza sul futuro

Un emendamento di Forza Italia al ddl di conversione del Decreto Anticipi chiede una proroga condizionata per gli interventi di superbonus 110%. Nessuna certezza sulla sua approvazione

di Gianluca Oreto - 14/11/2023

Come sempre accaduto nel corso di questa sciagurata storia, l'ultimo mese e mezzo del 2023 si preannuncia molto caldo sul tema relativo alla proroga per il superbonus 110%.

Superbonus e proroga: a che punto siamo

Come se nel comparto delle costruzioni le parole "pianificazione" e "programmazione" fossero completamente sconosciute, Governo e Parlamento continuano a pizzicarsi a suon di emendamenti qua e là nei vari disegni di legge di conversione al vaglio.

Ma, mentre qualche settimana fa si parlava di emendamenti proposti dall'opposizione, adesso la situazione si fa più tesa visto che la richiesta di proroga arriva in un emendamento presentato da Forza Italia (partito di "minoranza" all'interno della maggioranza) al disegno di legge di conversione del Decreto-Legge 18 ottobre 2023, n. 145 (Decreto Anticipi), in scadenza il 17 dicembre 2023.

Si tratta di un emendamento chiaro, scritto bene e con paletti ben precisi. Potranno accedere alla proroga fino al 30 giugno 2024 unicamente i soggetti di cui all'art. 119, comma 9, lettera a) del Decreto Rilancio e gli interventi effettuati dalle persone fisiche sulle singole unità immobiliari all'interno dello stesso condominio o dello stesso edificio, che:

  • entro il 16 febbraio 2023 hanno già adottato la delibera assembleare che ha approvato l’esecuzione dei lavori e presentato la CILAS (solo CILAS per gli edifici da 2 a 4 u.i. e unico proprietario);
  • entro il 31 dicembre 2023 hanno completato il 60% dei lavori complessivi.

Una proroga che escluderebbe tutti gli interventi con CILAS presentata oltre il 16 febbraio 2023, oltre che gli edifici per i quali non si è riusciti a completare il 60% dell'intervento complessivo.

Proroga Superbonus: si spacca la maggioranza?

"Rispetto al nostro emendamento sul Superbonus si sta alzando un polverone per nulla. La nostra proposta non è uno strappo, né una fuga in avanti, è un modo per capire fin dove le coperture ci consentiranno di spingerci. Bisogna essere realisti, sappiamo che le risorse sono poche. Abbiamo cercato di proporre una possibile soluzione, dopo l’interlocuzione con il governo capiremo quali margini ci sono, facendo di necessità virtù. Certamente non ci sarà uno scontro con il governo su questo".

Queste le parole della presidente dei senatori di Forza Italia Licia Ronzulli relativamente al fatto che la proposta, benché non in linea con il pensiero di maggioranza, non risulta essere una spaccatura ma solo un tentativo di Forza Italia da verificare insieme al Governo.

"La nostra richiesta di una proroga di sei mesi, a condizione che i lavori siano compiuti almeno per il 60% - spiega la Ronzulli - nasce dall’ascolto di famiglie e imprese e vuole andare incontro alle esigenze di quei cittadini che, in caso contrario, si troverebbero a dover sostenere la spesa dei lavori già fatti. Ma sappiamo bene qual è la situazione dei nostri conti pubblici, causata proprio dal Superbonus. Il ministro Giorgetti è stato, come sempre, molto chiaro".

"Excusatio non petita, accusatio manifesta" direbbero i latini. Parole che potrebbero lasciar intendere una prima spaccatura all'interno della maggioranza oppure solo un modo per giustificare una proposta che si sa già che non sarà accolta? Dicembre è alle porte e la risposta arriverà presto (che è già tardi).

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