Renatino e il dubbio sui prezzari per l'asseverazione di congruità

La fruizione dei principali bonus edilizi con le opzioni alternative e del superbonus richiede l'asseverazione di congruità delle spese sostenute. Quali prezzi utilizzare?

di Redazione tecnica - 18/01/2022

Ormai lo avrete capito, Renatino è un ingegnere preparato, attento e che cerca di operare nel pieno rispetto della normativa. Anche se qualche volta le disposizioni normative sono di difficile comprensione e suscettibili di interpretazioni molteplici (apparentemente tutte corrette fino a prova contraria).

Renatino e l'asseverazione di congruità delle spese sostenute

Renatino studia, si aggiorna, fornisce pareri ai colleghi e agli amici. A volte gli resta il tempo anche di lavorare e guadagnare qualcosa per pagare la lampada Flos che vorrebbe riacquistare per il suo studio professionale (oltre che per pagare l'affitto, la cassa di previdenza, le licenze, l'aggiornamento professionale e, perché no, anche una pizza ogni tanto). Il suo collega Carletto, che lavora sempre tanto e che vuole tanto bene a Renatino, gli chiede di aiutarlo per alcune attività professionali. In particolare Carletto chiede a Renatino di occuparsi dell'asseverazione di congruità dei costi relativi alle tante pratiche di superbonus e bonus facciate che sta portando avanti. E sono tante!Sembrerebbe quasi che Carletto queste asseverazioni non le voglia fare e preferisca farle fare ad altri...

Renatino, benché abbia piena conoscenza di come si redige un computo, decide di aggiornarsi bene su cosa prevede il Decreto Legge n. 34/2020 (Decreto Rilancio). La prima cosa che Renatino comprende è che l'asseverazione di congruità delle spese sostenute è un'attività molto complessa e dubbia, prima prevista unicamente per il superbonus in caso di utilizzo con le opzioni alternative e poi estesa anche nel caso di utilizzo in dichiarazione dei redditi e per tutti gli altri bonus fiscali, anche questi utilizzati con le opzioni alternative.

Renatino e i dubbi sui prezzari da utilizzare

Su questo argomento Renatino registra i seguenti aggiornamenti:

  • il Decreto Legge n. 157/2021 (Decreto antifrode) valido dal 12 novembre al 31 dicembre 2021;
  • la Legge n. 234/2021 (Legge di Bilancio) valida dal 1° gennaio 2022.

Sostanzialmente la norma prevede che i prezzi delle lavorazioni debbano essere congrui rispetto ad alcuni prezzari di riferimento:

  • i prezzari regionali;
  • i prezzari delle camere di commercio;
  • i prezzi riportati nelle guide sui “Prezzi informativi dell’edilizia” edite dalla casa editrice DEI – Tipografia del Genio Civile;
  • i massimali di costo specifici per singola tipologia di intervento di cui all’allegato I al decreto MiSE 6 agosto 2020 (Decreto requisiti tecnici ecobonus);
  • i valori massimi stabiliti da un Decreto del Ministro della transizione ecologica, da emanare entro il 9 febbraio 2022 (ancora non pubblicato);
  • le analisi dei prezzi realizzate dal tecnico abilitato.

Renatino è giovane e ancora inesperto. Non conosce i “Prezzi informativi dell’edilizia” dalla casa editrice DEI – Tipografia del Genio Civile ma legge che sono espressamente previsti nell'Allegato A al Decreto requisiti tecnici. Renatino decide di approfondire.

Subito si rende conto che la DEI – Tipografia del Genio Civile è una casa editrice privata e si domanda come mai il Ministero dello Sviluppo Economico abbia voluto affidare ad un privato lo strumento per determinare la congruità di una spesa che beneficia di detrazioni fiscali. Renatino, quindi, decide di continuare nella sua ricerca.

E, cercando su Google, a Renatino appare un articolo interessante dal titolo "SuperBonus 110%: già rimborsati 16 miliardi. I prezzi li decide un privato e lo Stato non controlla" di Marco Bonarrigo e Milena Gabanelli pubblicato sul Corriere della Sera del 17 gennaio 2022. Un articolo molto interessante grazie al quale Renatino conferma i suoi dubbi su questo strumento e sul quale viene a conoscere la magra figura dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato che rispondendo ad una segnalazione di un privato ha chiarito che "l'indicazione contenuta nel decreto costituisce un parametro di riferimento definito dal Genio Civile". Ente che Renatino non conosceva anche perché, come riportato nell'articolo della Gabanelli, non esiste più dal 1972.

Renatino e la sconfitta dello Stato

Renatino continua a googlare e trova altri 2 articoli scritti da Gianluca Oreto:

Renatino si rende conto che su questo problema si è già discusso parecchio e che ci sono state diverse interpretazioni sulla possibilità di utilizzare i prezzari DEI per tutti le detrazioni fiscali oltre all'ecobonus.

Anche Renatino ha più di un dubbio su questo, ma una cosa per lui è chiara: lo Stato ha deciso di non fare più lo Stato e demandare ad un privato senza alcun controllo la scelta dei prezzi di opere che a dicembre 2021 hanno generato oltre 17 miliardi di detrazioni fiscali. E gli stessi organismi di vigilanza hanno smesso di vigilare correttamente visto che non hanno compreso la differenza tra una società privata ed un ente che non esiste più da 50 anni.

Renatino ha capito perché il suo collega Carletto, prodigo sempre di buoni consigli e collaborazioni poco rischiose, lo ha chiamato per le asseverazioni di congruità. Renatino è studioso, attento, preparato e a volte ha il difetto di volere spaccare il capello con un'accetta, ma anche questa volta preferisce evitare questa fantastica opportunità offertagli dall'amico-collega, non avendo chiarissimo come andrà a finire questa faccenda.

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