Riforma Codice dei contratti: dalla Conferenza unificata un parere in chiaroscuro

Le Regioni, alla luce del confronto emerso nelle riunioni tecniche in sede di Conferenza Unificata hanno espresso parere favorevole con la formulazione di alcuni emendamenti prioritari

di Redazione tecnica - 30/01/2023

Le Regioni, alla luce del confronto emerso nelle riunioni tecniche in sede di Conferenza Unificata, hanno espresso parere favorevole con la formulazione di alcuni emendamenti prioritari sullo schema di Decreto Legislativo di riforma del Codice dei contratti pubblici.

Riforma Codice dei contratti: il parere della Conferenza unificata

Si può riassumere così il parere arrivato dalla Conferenza Unificata il 26 gennaio 2023 così come espressamente previsto dall’art. 1, comma 4, della Legge delega 21 giugno 2022, n. 78 che, per la definizione dello schema del Decreto Legislativo di riforma del Codice dei contratti richiede:

  • il parere della Conferenza unificata entro il 30 giorni dalla data di trasmissione;
  • (successivamente) i pareri delle Commissioni parlamentari competenti per materia e per i profili finanziari, che si pronunciano entro il termine di 30 giorni dalla data di trasmissione.

Così come prevede la delega, però, mentre il parere delle Commissioni parlamentari può indicare specificamente talune disposizioni come non conformi ai princìpi e criteri direttivi di cui alla delega stessa e a cui il Governo può decidere (motivandolo) di non conformarsi, nulla viene previsto sugli effetti del parere della Conferenza unificata.

Le proposte di modifica prioritarie e quelle non prioritarie

Entrando nel dettaglio, le proposte della conferenza unificata riguardano i seguenti temi:

  • gli investimenti PNRR PNC che devono seguire la normativa attuale tracciata dal DL semplificazione;
  • la nomina del RUP a tempo determinato;
  • la revisione dei prezzi anche per i servizi e le forniture;
  • la clausola di salvaguardia per le autonomie speciali;
  • i prezzari regionali;
  • l'introduzione del cottimo fiduciario;
  • la qualificazione di diritto delle regioni (salvo diverso avviso della Commissione europea);
  • la qualificazione per i soggetti aggregatori sia per i servizi e le forniture che per lavori;
  • la rimodulazione dei poteri sanzionatori di ANAC in materia di qualificazione delle stazioni appaltanti che, dalle interlocuzioni, risultano accoglibili.

Viene, inoltre, chiesto:

  • di proseguire il confronto sugli ulteriori temi, sempre inseriti tra quelli prioritari, (es. conferenza dei servizi, sub-appalto) sui quali ancora non si è raggiunta una condivisione;
  • di considerare ulteriori proposte di modifica ed integrazione del testo non ritenute prioritarie.

Emendamenti prioritari e considerazioni preliminari

Di seguito gli emendamenti prioritari e le considerazioni preliminari su cui la Conferenza unificata precisa che è tutt'ora in corso un'interlocuzione con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti:

  • Emendamento n. 1 - Articolo 15 (Nomina e funzioni del responsabile unico del progetto -RUP)
  • Emendamento n. 2 - Articolo 19 (Principi e diritti digitali)
  • Emendamento n. 3 - Articolo 38 (Localizzazione e approvazione del progetto delle opere)
  • Emendamento n.4 - Articolo 4 (Livelli di progettazione)
  • Emendamento n. 5 - Articolo 62 (Aggregazioni e centralizzazione delle committenze)
  • Emendamento n. 6 - Articolo 63 (Qualificazione delle stazioni appaltanti e centrali di committenza)
  • Emendamento n. 7 - Nuovo articolo 63-bis (Aggregazioni e centralizzazione delle committenze)
  • Emendamento n. 8 -Articolo 93 (Commissione giudicatrice)
  • Emendamento n. 9 - Articolo 119 (Subappalto)
  • Emendamento n. 10 - Articolo 120 (Modifica dei contratti in corso di esecuzione)
  • Emendamento n. 11 - Articolo 174 (Partenariato Pubblico-Privato)
  • Emendamento n.12 - Articolo 224-bis (Ruolo delle Regioni e dei sistemi informativi regionali)
  • Emendamento n. 13 -Nuovo articolo 228-bis (Clausola di salvaguardia - Funzioni delle regioni a statuto speciale e delle province autonome)
  • Emendamento n. 14 - Allegato ll.4 (Qualificazione delle Stazioni Appaltanti)

Ulteriori proposte di modifica

Sono proposti ulteriori emendamenti e rilievi relativi ai contrasti con altre disposizioni di legge. L'Allegato 2 contiene i più evidenti contrasti normativi e conseguenti problemi applicativi riscontrati tra l'articolato del codice e ad altre fonti di rango primario presenti nell'ordinamento italiano e tra cui:

  • Art. 26 - Regole tecniche
  • Art. 30 - Uso di procedure automatizzate nel ciclo di vita dei contratti pubblici
  • Allegato V.3 Modalità di formazione della cabina di regia

La Parte III contiene ulteriori emendamenti ed osservazioni, miranti a facilitare la concreta applicazione del nuovo codice.

In allegato la posizione della conferenza unificata, unitamente ai contributo forniti dall'Anci e dal'Unione Province d'Italia (UPI).

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