Rinnovabili, arriva un nuovo credito d’imposta per gli impianti di accumulo

3 milioni di euro in detrazioni per l’installazione di sistemi di accumulo integrati in impianti alimentati da fonti rinnovabili

di Redazione tecnica - 22/06/2022

Con il Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 6 maggio 2022, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 17 giugno 2022, n. 140, sono state definite le modalità attuative del nuovo credito d’imposta relativo alle spese sostenute per l’installazione di sistemi di accumulo integrati in impianti di produzione elettrica alimentati da fonti rinnovabili.

Bonus Rinnovabili, il decreto del MEF

Il credito d’imposta, istituito al comma 812 dell’art. 1 della legge n. 234/2021 (Legge di Bilancio 2022) spetta alle persone fisiche che, dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022, sostengono spese documentate relative all’installazione di sistemi di accumulo integrati in impianti di produzione elettrica alimentati da fonti rinnovabili, anche se già esistenti e beneficiari degli incentivi per lo scambio sul posto di cui all’art. 25 -bis del D.L. n. 91/2014, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 116/2014.

Il limite complessivo di spesa per il credito d’imposta per il 2022 è pari a 3 milioni di euro.

Come richiedere il credito d’imposta

Non sono ancora chiari i termini per l’invio della domanda telematica: questi saranno stabiliti con un provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate, da emanarsi entro il 16 settembre 2022 (90 giorni dall’entrata in vigore del decreto), che conterrà anche lo schema dell’istanza. Nella domanda i soggetti richiedenti dovranno indicare l’importo della spesa agevolabile sostenuta nell’anno 2022 per l’installazione dei sistemi di accumulo.

Sulla base del rapporto tra l’ammontare delle risorse stanziate e l’ammontare complessivo delle spese agevolabili indicate nelle istanze, il Fisco determinerà la percentuale riconosciuta a titolo di credito d’imposta e che verrà comunicata con provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate

Come specificato nel Decreto, il credito d’imposta non è cumulabile con altre agevolazioni di natura fiscale aventi ad oggetto le stesse spese. Inoltre può essere utilizzato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta nel quale sono state sostenute le spese agevolabili, in diminuzione delle imposte dovute. L’eventuale ammontare del credito d’imposta non utilizzato potrà essere fruito nei periodi di imposta successivi.

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