Sblocco crediti incagliati: in arrivo la legge in Sardegna?

L’appello della RPT: il settore è in ginocchio, urge l’approvazione definitiva del provvedimento che ricalca il modello di altre amministrazioni regionali

di Redazione tecnica - 14/12/2023

Anche la Sardegna si avvia ad adottare una legge regionale sul modello "Basilicata" per favorire la circolazione dei crediti fiscali derivanti da bonus edilizi e Superbonus, e la Rete Professioni Tecniche spinge per l'approvazione definitiva del provvedimento, per aiutare quanto prima imprese e contribuenti in difficoltà.

Crediti incagliati: urgente l'approvazione della legge in Sardegna

Dopo il passaggio positivo presso la Terza Commissione permanente della proposta di legge n. 397 “Interventi a favore della circolazione dei crediti fiscali di cui all'articolo 121 del decreto legge 19 maggio 2020, n. 34 ai fini dell'efficientamento energetico del patrimonio edilizio regionale”, la RPT sottolinea come si tratti di una boccata d’ossigeno fondamentale per professionisti e imprese in grande difficoltà a seguito del graduale blocco del mercato dei crediti fiscali.

Ricordiamo che con la legge regionale del 16 luglio 2023, n. 20, la Regione Basilicata ha adottato una legge che sfrutta uno spazio di manovra lasciato dal Decreto Cessioni, permettendo che gli enti pubblici economici regionali aventi natura di enti strumentali controllati dalla Regione, nonché le società da essa controllate non incluse nell’elenco delle amministrazioni pubbliche che non fanno parte dell’elenco di cui all’art. 1, comma 3, legge n. 196/2009, possono assumere un ruolo attivo nella circolazione dei crediti fiscali derivanti dalle spese sostenute per gli interventi di cui all’articolo 119 del d.l. n. 34/2020, come specificati dall’articolo 121, comma 2, lettere da a) a f-bis) del d.l. n. 34/2020, su edifici/unità immobiliari ubicati nel territorio della Regione effettuati da imprese aventi sede legale e operativa sul territorio regionale.

Una misura che che non ha incontrato lo sfavore del Governo e che, a casacata, ha generato inziative simili in altre regioni italiane a cui si aggiungerà a breve anche la Sardegna.

L'appello della RPT

Se la norma di certo non risolverà tutti i problemi, spiegano i professionisti tecnici, potrà però dare un segnale importante anche all’indotto, attraverso la conferma dell’impegno della Regione a favorire l'acquisto annuale di crediti d'imposta relativi a bonus edilizi maturati sull’Isola o maturati da fornitori con sede in Sardegna.

Il primo ostacolo è stato superato con l’approvazione da parte della Terza Commissione permanente del Consiglio Regionale, del ddl presentato dai delegati della Consulta delle Costruzioni G. Paolo Deliperi, geometra, e Andrea Virdis, imprenditore, e supportato dalla Rete delle Professioni Tecniche della Sardegna, con il contributo di Confapi Aniem Sardegna, Ance Sardegna, Confindustria Sardegna, Confartigianato Sardegna, Cgil, Cisl e Uil.

«Ma non c’è tempo da perdere - sostiene il Coordinatore della Rete delle Professioni Tecniche della Sardegna Federico Miscali. L’intero settore non può più aspettare, è necessario agire con urgenza in modo da avere la normativa approvata prima di Natale D’altra parte si tratta di una normativa condivisa che segue l’impronta di altre misure già adottate da Basilicata e Piemonte. Prima si procede e prima gli enti pubblici regionali e le società partecipate saranno in grado di entrare sul mercato dei crediti e sbloccare la situazione di imprese e professionisti ormai sull’orlo del fallimento».

Per ribadire l’importanza di questa misura la RPT ha fornito alcuni dati sull’impatto positivo degli investimenti a carico nello Stato negli ultimi due anni in Sardegna: secondo quanto registrato da Enea, si tratta di 2 miliardi e 431 milioni di euro, con una crescita delle ore lavorate nel comparto edile di circa il 60% con un incremento in termini assoluti di lavoratori dipendenti di quasi 5.000 unità. L’incremento delle nuove imprese iscritte al sistema delle Casse Edili regionali è stato del 7,49%, mentre la massa salari, ovvero gli stipendi erogati tra il 2021 e il 2022 è cresciuta di quasi il 60%. Numeri che adesso rischiano di essere fortemente ridimensionati a causa di cassetti fiscali pieni, senza sfogo per i crediti maturati.

Conclude Micali: «La normativa in oggetto affronta in modo efficace parte delle difficoltà legate ai crediti fiscali incagliati ed è cruciale per mettere al sicuro il comparto. La sua rapida adozione garantirà benefici immediati e contribuirà a salvare un settore fondamentale sia in termini di sviluppo economico, che in ottica futura di sostenibilità, per il raggiungimento degli obiettivi nazionali e regionali di efficientamento e riduzione dei consumi e delle emissioni».

 

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