Sblocco crediti Superbonus: la Regione Basilicata ci riprova

Al vaglio del Consiglio Regionale una proposta di legge per la promozione e gestione della circolazione dei crediti fiscali per l'efficientamento energetico del patrimonio edilizio

di Redazione tecnica - 27/06/2023

Il 2023 si era aperto all’insegna della speranza per lo sblocco dei cd. "crediti incagliati", con l'impegno, da parte di numerose amministrazioni regionali, aziende partecipate e diversi enti locali ad acquistarli per poi utilizzarli in compensazione. Aspettative che si sono inesorabilmente schiantate contro l’invalicabile muro del Decreto Blocca Cessioni (D.L. n. 11/2023). Ma adesso qualcosa sembra muoversi, lungo lo spiraglio che la norma ha lasciato aperto. Vediamo di cosa si tratta.

Sblocco crediti edilizi: l'iniziativa della Regione Basilicata

Il divieto, a partire dal 17 febbraio 2023, alle pubbliche amministrazioni di acquistare i crediti di imposta derivanti dall'esercizio delle opzioni per la cessione del credito e dello sconto in fattura ai sensi dell’art. 121 del Decreto Rilancio, ha posto freno alle iniziative intraprese dalle regioni Sardegna, Umbria, Toscana e Sicilia, solo per citarne alcune, da diverse municipalizzate e partecipate, spegnendo così l’entusiasmo di professionisti, imprese e privati, che avevano visto concretizzarsi una soluzione praticabile al problema dei cassetti fiscali pieni.

Entusiasmo che almeno in Basilicata potrebbe ritrovare slancio: è attualmente al vaglio del Consiglio Regionale una proposta di legge (la n. 163/2023), a firma dei Consiglieri Tommaso Covello (FdI), Giovanni Perrino (M5S) e Roberto Cifarello (Comunità Democratiche – PD) per la Promozione e gestione della circolazione dei crediti fiscali per l'efficientamento energetico del patrimonio edilizio in Basilicata.

Acquisto crediti fiscali: la proposta di legge

Il disegno presentato permetterebbe non alle amministrazioni pubbliche, ma agli enti pubblici a prevalente caratterizzazione economica, oltre alle altre società partecipate di acquistare crediti derivanti da bonus fiscali: questo perché si tratta di enti che non fanno parte dell’elenco di cui all’art.1, comma 3, legge n. 196/2009 e che quindi  il D.L. n. 11/2023 ha lasciato fuori dal divieto di acquisto.

In particolare, riconoscendo (art. 1) il rilevante contributo derivante dalla riqualificazione energetica del patrimonio edilizio e il carattere strategico del settore edilizio e dell'impiantistica civile, la Regione promuove la massima diffusione degli strumenti previsti a sostegno degli interventi.

Per questo motivo, all’art. 2 si specifica che la Regione Basilicata e gli enti pubblici economici regionali e/o società partecipate da essa controllati, non inclusi ai sensi del Decreto Legge 16 febbraio 2023 n. 11 nell'elenco delle amministrazioni pubbliche inserite nel conto economico consolidato individuate ai sensi dell'art. 1 comma 3 della legge 31 dicembre 2009 n. 196 e ss.mm., assumono un ruolo attivo nella circolazione dei crediti fiscali derivanti da interventi Superbonus,  effettuati da imprese aventi sede legale ed operativa sul territorio regionale e in riferimento ad immobili ubicati sempre in Basilicata.

Fermo restando la disciplina prevista dal Decreto Cessioni, la Regione si occuperà quindi di:

  1. monitorare, anche attraverso l'istituzione di un'apposita piattaforma elettronica, l'andamento degli interventi e dei crediti fiscali consentendo la pubblicazione e la consultazione tra gli operatori delle domande e offerte di acquisto dei detti crediti;
  2. favorire, tramite propri enti pubblici economici regionali e/o società partecipate non incluse nell'elenco di cui all'art. 1 comma 2 della Legge 31 dicembre 2009 n. 196 (Legge di contabilità e finanza pubblica) il trasferimento dei crediti fiscali con l’obiettivo di conseguire il loro massimo realizzo, fermo restando la facoltà di cessione di un credito d'imposta di pari ammontare ad altri soggetti;
  3. promuovere l'acquisto dei crediti, attraverso i suoi enti pubblici economici regionali e/o società partecipate da essa controllati non inclusi nell'elenco della legge di bilancio 2010, anche per un loro utilizzo diretto in compensazione nei limiti della capienza fiscale e contributiva propria. In questo caso, la Regione Basilicata stabilirà dei criteri per la valutazione della consistenza della capacità di compensazione annua mediante modello F24 degli enti pubblici economici regionali e/o società partecipate da essa controllati non inclusi nell'elenco della legge di bilancio 2010.

Infine,verrà data priorità nell’acquisto dei crediti da aziende:

  • che abbiano effettuato gli interventi di efficientamento energetico, previsti all'art. 119 del Decreto legge 19 maggio 2020 n. 34, del patrimonio edilizio nelle aree P.E.E.P.I e nei centri storici;
  • la cui esposizione verso gli istituti di credito risulta percentualmente più alta in rapporto al proprio fatturato;
  • che abbiano effettuato o stiano effettuando interventi su edifici dichiarati inagibili.
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