Società in house, il nuovo Vademecum ANAC e Consiglio Nazionale del Notariato

Il documento sostiene gli operatori del settore sulle diverse soluzioni adottabili in sede di redazione degli statuti delle società in house providing

di Redazione tecnica - 10/06/2022

L’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) e il Consiglio Nazionale del Notariato hanno predisposto un Vademecum, pubblicato il 27 maggio 2022, per le società in house nel nuovo Codice degli Appalti e nel Testo Unico delle Società Pubbliche.

Società in house, il nuovo vademecum ANAC

Il documento è stato predisposto per aiutare gli operatori del settore sulle diverse soluzioni e/o clausole statutarie che si possono considerare in sede di redazione degli statuti delle società in house providing. Nel vademecum sono state delineate le linee operative per l’esercizio del controllo analogo da parte delle amministrazioni aggiudicatrici ed alcuni spunti di riflessione per la coordinazione delle proprie società in house alle quali si partecipa assieme ad altre amministrazioni aggiudicatrici per la gestione comune dei servizi pubblici.

Il vademecum è articolato in tre diverse sezioni:

  • Contesto normativo
  • Iscrizione elenco società in house
  • Indicazioni operative

Vademecum per società in house: contesto normativo

Il contesto normativo di riferimento è costituito:

  • a) dalla direttiva 2014/24/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 26 febbraio 2014, dal d.lgs.18 aprile 2016, n. 50 (Codice dei contratti pubblici) e s.m.i., nonché dalla giurisprudenza europea e nazionale sull’in house providing;
  • b) dal d.lgs.19 agosto 2016, n. 175 (Testo unico delle società a partecipazione pubblica) e s.m.i.;
  • c) dalle Linee guida ANAC n. 7 sull’iscrizione nell’elenco delle società in house, emanate ai sensi dell’art. 192 del d.lgs. n. 50/2016 con deliberazione del Consiglio n. 951 del 20 settembre 2017.

Iscrizione elenco società in house

Come specificato nel vademecum, ai sensi dell’articolo 192 del d.lgs. n. 50/2016 l’Autorità detiene un elenco delle amministrazioni aggiudicatrici e degli enti aggiudicatori che operano mediante affidamenti diretti nei confronti di proprie società in house. L’elenco è disciplinato dalle Linee guida n. 7 approvate con delibera dell’Autorità n. 235 del 15 febbraio 2017 e aggiornato al decreto correttivo con deliberazione n. 251 del 20 settembre 2017.

Il servizio è rivolto alle amministrazioni aggiudicatrici e agli enti aggiudicatori che, al ricorrere dei presupposti previsti dall’art. 5 del d.lgs. n. 50/2016 (c.d. Codice dei contratti) oppure dagli artt. 4 e 16 del d.lgs. n. 175/2016 (cd. TUSP), intendano operare affidamenti diretti in favore di organismi in house in forza di un controllo analogo diretto, invertito, a cascata o orizzontale sugli stessi.

La domanda di iscrizione va presentata, a pena di inammissibilità, dal Responsabile dell’Anagrafe delle Stazioni Appaltanti (cd. RASA) su delega delle persone fisiche deputate ad esprimere all’esterno la volontà del soggetto richiedente. La domanda può essere presentata sul sito ANAC; la presentazione costituisce il presupposto legittimante l’affidamento diretto ai sensi dell’art. 192 c.c.p. sotto la responsabilità dell’amministrazione affidante.

La domanda di iscrizione all’elenco, che come ribadito dal Consiglio di Stato con il parere 282/2017, ha natura dichiarativa, risponde a due funzioni:

  • consente ex se di procedere all’affidamento senza gara, rendendo operativa in termini di attualità concreta, senza bisogno dell’intermediazione di un’attività provvedimentale preventiva, la legittimazione astratta riconosciuta dal legislatore;
  • innesca una fase di controllo dell’ANAC, tesa a verificare la sussistenza dei presupposti soggettivi ai quali la normativa – comunitaria e nazionale – subordina la sottrazione alle regole della competizione e del mercato.

Indicazioni operative

La parte più corposa del Vademecum è quella che riguarda le indicazioni operative, suddivise in diversi paragrafi. Esse comprendono:

  • indicazioni sulle attività di supporto svolte per la revisione degli statuti delle società in house, al fine di renderli coerenti con il quadro normativo e giurisprudenziale attuale;
  • ragguagli circa la stretta funzionalità ed indispensabilità della società per le finalità istituzionali dei soci, secondo quanto previsto dall’art. 4, comma 2, del d.lgs. n. 175/2016;
  • informazioni sulla composizione societaria;
  • evidenze in merito alle modalità di esercizio del controllo analogo e del controllo analogo congiunto.

Tra le informazioni, sono evidenziati i requisiti tipici delle società in house, comprendenti le clausole sulla percentuale di fatturato derivante dallo svolgimento dei compiti a esse affidati dall'ente pubblico o dagli enti pubblici soci. Altro requisito fondamentale riguarda il capitale pubblico dell’organismo affidatario in house che non potrà mai essere inferiore al 100% del capitale sociale per tutta la durata della Società.

Inoltre sono indicate anche le linee operative per l’esercizio del 'controllo analogo' esercitato sui propri servizi da parte delle amministrazioni aggiudicatrici in riferimento al controllo sugli statuti, sul piano industriale, di sviluppo, di investimenti, sul piano occupazionale, sul budget economico e finanziario; il controllo orientato ad indirizzare l’attività della società in house verso il perseguimento dell’interesse pubblico, il controllo sulla gestione e sui risultati intermedi, l’esercizio di poteri ispettivi presso la sede e nei confronti dell’organo amministrativo della società in house.

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