Superbonus 110% al 2023: solo promesse di proroga nella prossima Legge di Bilancio

Niente proroga all'interno del PNRR, il Ministro dell’Economia, Daniele Franco, ha anticipato un'apertura per il superbonus all'interno della prossima Legge di Bilancio

di Gianluca Oreto - 26/04/2021

Lo avevamo anticipato pochi giorni fa, evidenziando come la quantità di emendamenti sul superbonus 110% presentati al Disegno di Legge di conversione del Decreto Sostegni lasciassero intendere la consapevolezza del Parlamento di una mancata proroga all'interno del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).

Le dichiarazioni del Ministro Franco sul Superbonus 110%

Non mi stupisce più di tanto, quindi, che dopo un weekend di supposizioni, dichiarazioni e giravolte sia arrivata l'ufficialità da parte del Ministro dell’Economia, Daniele Franco. Il PNRR trasmesso dal Governo al Parlamento parla chiaro: la proroga al 2023 per le detrazioni fiscali del 110% è nelle "intenzioni" del Governo ma non delle risorse del PNRR.

Il Ministro dell'Economia ha affermato che la proroga sarà inserita nella prossima legge di Bilancio...sempre che il Governo in carica sarà ancora lo stesso, aggiungerei io. Nessuna certezza oltre quelle che già conosciamo.

L'orizzonte temporale del Superbonus

Certezze che tendono a vacillare, perché anche se la Legge di Bilancio 2021 ha previsto una proroga per il superbonus al 2022, la stessa Legge ha previsto un'approvazione da parte dell'Europa che non è mai arrivata.

La Legge n. 178/2020 ha, infatti, previsto una proroga per il superbonus con le spese che potranno essere sostenute dall'1 luglio 2020 al 30 giugno 2022 con alcune eccezioni:

  • per gli IACP, in riferimento agli interventi di riqualificazione energetica (ecobonus 110%), le spese devono essere sostenute dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022. Per le spese sostenute dal 1° luglio 2022 la detrazione è ripartita in quattro quote annuali di pari importo;
  • per gli IACP che alla data del 31 dicembre 2022 abbiano effettuato lavori per almeno il 60 per cento dell’intervento complessivo, la detrazione del 110 per cento spetta anche per le spese sostenute entro il 30 giugno 2023;
  • per i condomini che alla data del 30 giugno 2022 abbiano effettuato lavori per almeno il 60 per cento dell’intervento complessivo, il superbonus spetta anche per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2022.

Ma, come detto, l'art. 1, comma 74 della Legge di Bilancio ha subordinato la proroga alla definitiva approvazione da parte del Consiglio dell’Unione europea.

Ad oggi, quindi, l'unica certezza è che il superbonus potrà essere fruito per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2021 (30 giugno 2022 per gli IACP).

Efficienza energetica degli edifici pubblici e quelli privati

E dire che all'interno del PNRR una grossa componente è stata prevista per migliorare l’efficienza energetica sia degli edifici pubblici che di quelli privati, con investimenti concentrati sulle seguenti linee:

  • attuazione di un programma per migliorare l'efficienza e la sicurezza del patrimonio edilizio pubblico, con interventi riguardanti in particolare scuole e cittadelle giudiziarie;
  • utilizzo di un incentivo temporaneo per la riqualificazione energetica e l'adeguamento antisismico del patrimonio immobiliare privato e per l’edilizia sociale, attraverso detrazioni fiscali per i costi sostenuti per gli interventi (Superbonus);
  • sviluppo di sistemi di teleriscaldamento efficienti.

Obiettivo di questi interventi è un risparmio pari almeno a 0,32 Mtep e 0,98 MtCO2 entro il 2026 ma che, almeno sul superbonus, non prevede alcuna proroga.

Gli ostacoli del Superbonus 110% e le proposte di semplificazione

Ma, come detto, la decisione di non prorogare il superbonus oltre l'orizzonte già previsto non dovrebbe stupire più di tanto. Ed è lo stesso PNRR a spiegarne i motivi.

All'interno del Piano sono, infatti, evidenziati gli ostacoli maggiori riscontrati nell'attuazione del superbonus 110%. Ostacoli che derivano principalmente dalle modalità di attestazione della conformità edilizia particolarmente complessa soprattutto per gli edifici risalenti, con attese fino a 6 mesi per l’accesso agli archivi edilizi. Problema che, chiaramente, deriva da alcune componenti:

  • la normativa edilizia;
  • l'assenza di digitalizzazione degli archivi storici;
  • la necessità di digitalizzare (davvero) le pubbliche amministrazioni.

Proprio per questo, uno degli obiettivi del PNRR è quello di rimuovere gli ostacoli burocratici all’utilizzo del Superbonus. Progetto che, se portato realmente a compimento, non può che trovare i favori di tutto il settore.

Da impresa a lavoro: necessaria una P.A. al passo con i tempi

Come detto qualche giorno fa, il superbonus 110% è una misura davvero straordinaria, nata per far fronte ad un periodo di crisi dovuto alla pandemia ancora in corso, ma a cui mancano i presupposti per poter essere efficacemente portata a compimento. Se l'obiettivo è promuovere l'efficienza energetica e strutturale, vanno create le basi che, come per qualsiasi, progetto che si rispetti dipendono dalle regole del gioco. In tal senso, prima ancora di parlare di superbonus o di altre detrazioni fiscali, la reale svolta per il Paese dovrebbe essere proprio quella di rimuovere gli ostacoli che solo la causa della parola "impresa".

In Italia aprire un'azienda è un'impresa. Bisogna sempre confrontarsi con una pubblica amministrazione e una normativa che non riescono a tenere il passo dei tempi che cambiano sempre più velocemente. Ma soprattutto la parola digitalizzazione dovrebbe essere il faro che guidi i nostri Politici per una pubblica amministrazione efficiente, veloce e sempre più online.

© Riproduzione riservata