Superbonus 110%: gioco finito per le unifamiliari

A partire dall'1 ottobre 2022 non potranno essere più avviati interventi di superbonus 110% che riguardano gli edifici unifamiliari

di Gianluca Oreto - 01/09/2022

Negli ultimi mesi la discussione sul superbonus 110% si è concentrata sulla scadenza prevista per gli edifici unifamiliari e le possibilità di proroga.

L'attuale scadenza per le unifamiliari

Allo stato attuale (che molto difficilmente cambierà dopo la conversione del Decreto Aiuti-bis), i soggetti beneficiari di cui all'art. 119, comma 9, lettera a) del Decreto Legge n. 34/2020 (Decreto Rilancio), ovvero le persone fisiche per interventi su edifici unifamiliari, possono utilizzare il superbonus 110% per gli interventi realizzati entro il 31 dicembre 2022 ma solo a patto che entro il 30 settembre siano stati effettuati lavori per almeno il 30% dell'intervento complessivo (all'interno del quale concorrono tutti gli interventi anche non coperti da bonus fiscali).

Nel dettaglio, l'art. 119, comma 8-bis, secondo periodo del Decreto Rilancio ha previsto una deroga alla scadenza generale del superbonus, ovvero il 30 giugno 2022:

Per gli interventi effettuati su unità immobiliari dalle persone fisiche di cui al comma 9, lettera b), la detrazione del 110 per cento spetta anche per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2022, a condizione che alla data del 30 settembre 2022 siano stati effettuati lavori per almeno il 30 per cento dell'intervento complessivo, nel cui computo possono essere compresi anche i lavori non agevolati ai sensi del presente articolo.

Una disposizione normativa che ha fatto discutere parecchio circa la possibilità:

  • di poter avviare un cantiere anche oltre il 30 giugno, purché entro il 30 settembre si raggiunga il fatidico 30%;
  • oppure di non poter presentare alcuna CILAS o altro titolo dall'1 luglio perché in realtà il legislatore ha voluto dare più tempo per "completare" lavori avviati entro la data di scadenza del bonus (appunto il 30 giugno 2022).

È vero che nei bonus fiscali vale il principio di cassa relativo alle "spese sostenute" ma è pur vero che la disposizione sulla proroga si parla di "interventi effettuati" ovvero cantieri in corso al 30 giugno 2022.

Dall'1 ottobre 2022 giochi finiti per le unifamiliari

I dubbi sull'argomento sono ancora tanti, come diverse sono le interpretazioni. Nell'attesa che un Ente ufficiale possa chiarirlo definitivamente, una cosa è certa: dall'1 ottobre i giochi sono finiti.

Chi al 30 settembre può dimostrare di aver realizzato il 30% dell'intervento complessivo potrà portare in detrazione le spese sostenute fino al 31 dicembre 2022. Chi, invece, non riuscirà a raggiungere questo 30%, potrà portare in detrazione solo le spese maturate entro il 30 giugno 2022, con l'aggravante che se le spese sono state sostenute tutte dopo questa data (come prevedibile), non solo non si avrà accesso al superbonus ma potrebbero nascere problemi di natura edilizia per aver avviato un cantiere ordinario (senza bonus) utilizzando la CILAS, ovvero una modulistica non prevista dal d.P.R. n. 380/2001 (Testo Unico Edilizia). Infine, chi non ha presentato la CILAS o altro titolo entro il 30 settembre, è chiaro che non avrà avviato alcun cantiere e non potrà avere accesso al bonus 110% in caso di interventi su una unifamiliare.

Settembre, dunque, potrebbe essere un mese decisivo per avviare (ragionevolmente) un intervento di superbonus che riguarda una unifamiliare. Poi, tutti i giochi saranno finiti (con buona pace per chi ancora oggi spera in nuove improbabili proroghe di una misura nata male e proseguita peggio).

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