Superbonus 110% e Risposte AdE: necessario coordinamento nazionale

Una risposta delle Direzione Regionale della Campania dell'Agenzia delle Entrate mette ancora in dubbio gli interventi locali nei centri storici

di Gianluca Oreto - 31/08/2021

Nell'era del web e dei social la comunicazione ha assunto un ruolo sociale senza precedenti. Le informazioni circolano alla velocità di un click e sempre più spesso un dato rilevato a Vipiteno riesce ad arrivare a Lampedusa dopo pochi secondi. La qualità dell'informazione e la sua tempistica diventano, quindi, due fattori strategici e che spesso influenzano il modus operandi di chi quei dati li utilizza nel suo lavoro.

Informazione e Agenzia delle Entrate: il Superbonus

E tra le informazioni che nel biennio 2020-2021 rientrano nella top ten di ricerca degli italiani sono certamente da annoverare: "Superbonus 110%" e "Chiarimenti Agenzia delle Entrate". Il primo perché le detrazioni fiscali del 110% messe a punto a maggio 2020 con il Decreto Rilancio hanno monopolizzato l'attenzione di contribuenti, tecnici e imprese (praticamente ormai tutti ne parlano e provano a capirne qualcosa); il secondo perché la normativa non propriamente limpida ha costretto in un susseguirsi di domande agli enti di controllo più rappresentativi tra cui l'Enea ma soprattutto l'Agenzia delle Entrate. Quest'ultima solo nell'ultimo biennio ha ormai superato le 7.000 risposte ad interpelli che riguardano il bonus 110% (e se non sarà un record è certamente un numero molto importante). Risposte fornite sia dalla Direzione centrale che da quelle regionali dell'Agenzia delle Entrate.

Risposte i cui effetti, come detto, sono determinanti e hanno valore relativamente alle tempistiche con le quali sono state rilasciate.

Superbonus 110%, Sismabonus, interventi locali, unità strutturale e progetto unitario

Uno dei casi più rappresentativi di quanto suddetto riguarda il superbonus e ancora più nello specifico il sismabonus 110% o supersismabonus che riguarda gli interventi nei centri storici. Argomento sul quale si è dibattuto parecchio soprattutto dopo la risposta dell'Agenzia delle Entrate ad un interpello a cui era seguita la risposta n. 4 di luglio 2021 della Commissione consultiva per il monitoraggio dell'applicazione del D.M. 28/02/2017 n. 58 e delle linee guida ad esso allegate che ha chiarito (si spera definitivamente) alcuni concetti relativi agli interventi strutturali sugli aggregati edilizi.

In particolare, con la risposta n. 4 la Commissione ha confermato che nel caso di interventi nei centri storici, il concetto di “progetto unitario” deve essere riletto e interpretato, attualizzandolo e rendendolo aderente alle definizioni di cui alle NTC 2018 (cap. 8.7.1) e alla sua Circolare esplicativa (cap. 8.7.1.3.2). Ed, in particolare, il riferimento ai progetti unitari contenuto nell'art. 16-bis, comma 1, lettera i) del DPR n. 917/1986 deve essere inteso come limitato al concetto di singola unità strutturale e non all’intero aggregato edilizio che tipicamente caratterizza i centri storici. Via libera, quindi, agli interventi locali anche nei centri storici.

Sismabonus: nuovo interpello e nuovi dubbi

Ma, mi ripeto, nell'era del web e dei social bisogna fare sempre molta attenzione perché l'informazione, benché anche immediata va sempre contestualizzata al momento in cui l'interpello viene presentato e la risposta fornita. Un nostro lettore ci segnala, infatti, l'interpello n. 914-905/2021 (allegato) presentato da un contribuente il 23 giugno 2021 alla Direzione Regionale della Campania dell'Agenzia delle Entrate, la cui risposta è arrivata il 26 agosto 2021.

Risposta arrivata lo stesso giorno di quella pubblicata dalla direzione Centrale dell'Agenzia delle Entrate su un analogo argomento.

Da una parte la Direzione centrale ha ammesso che nei centri storici il superbonus è ammissibile qualora il competente professionista abilitato attesti che gli interventi relativi all'adozione di misure antisismiche e all'esecuzione di opere per la messa in sicurezza statica siano "di riparazione o locali", come definiti al punto 8.4.1 delle Norme tecniche delle costruzioni del 2018, nel rispetto di tutti gli adempimenti, requisiti e condizioni previsti dal comma 4 dell'articolo 119 del Decreto Legge n. 34/2020.

Dall'altra parte, la Direzione Regionale per la Campania continua con l'assunto (precedente il parere reso dal CSLP) per cui la collocazione dell'edificio in centro storico impedisce la fruizione del superbonus in caso di interventi di riduzione del rischio sismico eseguiti autonomamente in assenza di un progetto unitario, prescindendo dalla circostanza che l'edificio interessato da detti lavori costituisca unità strutturale indipendente.

Risposta chiaramente non in linea con quanto chiarito dal CSLP e dalla stessa direzione centrale.

Superbonus: necessario coordinamento nazionale

Avendo seguito la materia dalle sue origini e dopo aver studiato la normativa di rango primario, tutti i provvedimenti attuativi, le risposte dell'Agenzia delle Entrate, dell'Enea, del Governo, delle Commissioni per il monitoraggio, del Parlamento, del Governo, sono sempre più convinto della necessità di un ente nazionale che possa coordinare a livello nazionale le richieste di interpello magari fornendole in modo aggregato su macroargomenti. Con la proroga al 2022 per il superbonus, è sempre più importante riuscire a fornire risposte chiare, univoche e che non disperdano l'attenzione di tutti gli attori coinvolti.

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