Superbonus 110%: una truffa ai danni dello Stato?

Le nuove dichiarazioni della premier Giorgia Meloni sulle detrazioni fiscali: il più grande regalo dello Stato a truffatori e organizzazioni criminali

di Redazione tecnica - 14/12/2023

Torna a parlare di Superbonus 110% la premier Giorgia Meloni, ma il suo non è un messaggio né di apertura, né di speranza. In risposta a chi ha parlato di un governo di austerity, la Presidente del Consiglio ha infatti ribattuto che «Il superbonus pesa come un macigno su nostri conti e sottrae 20 miliardi di euro l’anno, soldi che si sarebbero potuti spendere per la sanità, i traporti».

Superbonus 110%: un regalo per truffatori e criminali?

Continua Meloni, in sede di replica al Senato, dopo la discussione sulle sue comunicazioni in vista del Consiglio UE del 14 e del 15 dicembre: «è un provvedimento che nasceva da un intento condivisibile, ma che è stato trasformato nel più grande regalo fatto dallo Stato a truffatori e organizzazioni criminali, lasciando aziende e famiglie per bene in un mare di guai. Questione che ora noi cerchiamo di risolvere».

Parole che non hanno lasciato indifferente l’opposizione, in particolare il M5S. Primo fra tutti, Agostino Santillo, che sui propri profili social ha dichiarato «Giorgia Meloni ha avuto ancora una volta il coraggio di dire che il Superbonus "è stato un regalo ai truffatori". È qualcosa che abbiamo smentito in ogni modo, ma che soprattutto ha smentito la Guardia di Finanza. Ma tant'è. La Meloni dopo tredici mesi al governo non ha ancora capito che non è più all'opposizione, ma è a capo di un governo. Le chiacchiere le porta via il vento. Con lei i crediti fiscali incagliati sono aumentati, così come è aumentata la sofferenza delle famiglie, dei lavoratori e delle imprese che hanno creduto nello Stato».

Il futuro (non roseo) dell'agevolazione

Intanto continua la frenetica attività per portare a casa un nuovo risultato in vista della prossima scadenza del 31 dicembre 2023. In ballo rimane l’emendamento non oneroso previsto in legge di Bilancio con l’emissione di un SAL straordinario entro i primi dieci giorni di gennaio, relativo alle fatture per interventi realizzati nel 2023, in modo da garantire le agevolazioni al 110% (che scenderanno al 70% a partire dal 2024).

Altra ipotesi, che però farebbe parte del Milleproroghe, è la proposta di un nuovo termine dei lavori per i condomini che abbiano realizzato almeno il 70% degli interventi, ma in questo caso, trattandosi di un differimento di carattere oneroso, difficilmente potrà trovare spazio, considerata anche la chiusura del Mef a una prosecuzione del 110% per questa tipologia di beneficiari.

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