Superbonus: crollano i numeri dopo il Decreto Cessioni

L'ultimo aggiornamento Enea di aprile conferma il brusco stop all'utilizzo del Superbonus ormai sempre più una detrazione per pochi (ricchi)

di Gianluca Oreto - 10/05/2023

Quali sono stati gli effetti del Decreto Legge n. 11/2023 (Decreto blocca cessioni) e della sua legge di conversione? Per comprenderlo è sufficiente dare un'occhiata all'ultimo report pubblicato da Enea sull'utilizzo del Superbonus.

Superbonus: il rapporto Enea di aprile 2023

I numeri sono ciò di più democratico possa esserci. Sono freddi, asettici e non utilizzano mezze misure. Chi li legge, però, dovrebbe avere lucidità, capacità di analisi e di sintesi, ma soprattutto onestà intellettuale. E leggendo gli ultimi dati Enea, le considerazioni che ne vengono fuori sono implacabili.

I dati aggiornati ad aprile 2023 sono i seguenti:

  • 407.396 asseverazioni (+3.587 rispetto a marzo 2023);
  • 74.613.779.029,81 euro il totale degli investimenti ammessi a detrazione (+1.862.218.971,62 euro rispetto a marzo 2023);
  • 59.944.173.032,03 euro il totale degli investimenti per lavori conclusi ammessi a detrazione (+1.890.658.193,50 euro rispetto a marzo 2023);
  • 82.075.156.932,79 euro il totale delle detrazioni previste a fine lavori (+2.048.440.868,78 euro rispetto a marzo 2023);
  • 65.503.099.483,70 euro il totale di detrazioni maturate per lavori conclusi (+1.644.233.161,32 euro rispetto a marzo 2023).

Di seguito il grafico relativo al numero di asseverazioni da agosto 2021 ad aprile 2023.

Asseverazioni Enea

Dal seguente grafico è possibile apprezzare la tendenza degli interventi con 3 momenti chiave a:

  • dicembre 2021 - la prima scadenza del Superbonus;
  • settembre 2022 - la scadenza delle unifamiliari;
  • aprile 2023 - lo stop al meccanismo di cessione del credito.

Asseverazioni Enea

Di seguito il numero di asseverazioni con le differenze rispetto al mese precedente:

 
N. di asseverazioni
Differenza
Agosto 2021
37.128
-
Settembre 2021
46.195
9.067
Ottobre 2021
57.664
11.469
Novembre 2021
69.390
11.726
Dicembre 2021
95.718
26.328
Gennaio 2022
107.588
11.870
Febbraio 2022
122.548
14.960
Marzo 2022
139.029
16.481
Aprile 2022
155.543
16.514
Maggio 2022
172.450
16.907
Giugno 2022
199.124
26.674
Luglio 2022
223.951
24.827
Agosto 2022
243.907
19.956
Settembre 2022
307.191
63.284
Ottobre 2022
326.819
19.628
Novembre 2022
338.950
12.131
Dicembre 2022
359.440
20.490
Gennaio 2023
372.303
12.863
Febbraio 2023
384.958
12.655
Marzo 2023
403.809
18.851
Aprile 2023
407.396
3.587

I dati per i condomini, le unifamiliari e le u.i. autonome e indipendenti

La differenza di asseverazioni tra il complessivo ad aprile rispetto quello di marzo 2023 è il seguente:

  • +2.020 per i condomini;
  • +1.057 per gli edifici unifamiliari;
  • +510 per le unità immobiliari autonome e con accesso indipendente.

Numeri molto bassi se paragonati ai precedenti che evidenziano come a seguito del blocco del meccanismo della cessione il Superbonus sia diventata una misura difficilmente utilizzabile per chi non ha capienza e/o capacità economica.

A questo punto viene da chiedersi se le finalità del Decreto Legge n. 11/2023 siano state quelle di riaprire il mercato delle cessioni e sbloccare i crediti incagliati (effetti ancora non apprezzati dagli operatori sempre più in crisi) oppure mettere fine al superbonus e al meccanismo di cessione del credito. Probabilmente per capirlo non servirebbe grande capacità di analisi ma solo tanta onestà intellettuale.

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