Superbonus, equo compenso, flat tax, progettazione: le richieste dei professionisti

Pubblicato il manifesto con le proposte di architetti e ingegneri al Governo su alcuni temi fondamentali per le professioni tecniche

di Redazione tecnica - 22/06/2023

“Gli architetti e gli ingegneri, consci del ruolo che le professioniste ed i professionisti dell’area tecnica ricoprono nella società italiana - consapevoli anche dell’entità numerica delle presenze al femminile nel mondo tecnico professionale - presentano al Governo quattro proposte per risolvere le criticità che rischiano di compromettere lo sviluppo del Paese”.

Libere professioni tecniche: ecco il Manifesto

Inizia così il Manifesto a firma di Inarcassa, Fondazione Inarcassa, Consiglio Nazionale degli Ingegneri, Consiglio Nazionale degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori, Associazione Italiana Donne Ingegneri e Architetti, ALA Associazione degli architetti e degli ingegneri liberi professionisti italiani, FederArchitetti, ASSO Ingegneri e Architetti e Inarsind, nel quale vengono affrontati quattro punti fondamentali per l’esercizio della professione e che attengono aspetti recentemente affrontati in maniera più o meno risolutiva dall’esecutivo.

Nel documento vengono infatti presentate le proposte di ingegneri e architetti in relazione a:

  • Equo compenso
  • Flat Tax
  • Superbonus e bonus edilizi
  • Concorsi di progettazione.

Vediamole nel dettaglio.

Equo compenso: le richieste dei professionisti

La legge sull’equo compenso rappresenta, sicuramente un importante passo avanti nella difesa della dignità dei Liberi professionisti, spesso elemento debole in un mercato non regolamentato. Secondo gli Ordini e le Associazioni, affinché la norma trovi piena applicazione e possa ottenere gli obiettivi per cui è stata varata, si ritiene fondamentale:

  • estendere l’applicazione delle norme introdotte in materia di equo compenso per i professionisti a qualsiasi tipo di committenza, pubblica e privata;
  • garantire l’applicazione dell’equo compenso per tutti gli affidamenti di incarichi professionali, in modo da assicurare la qualità della prestazione professionale, a beneficio dell’amministrazione e dunque dei cittadini;
  • vietare alle Stazioni Appaltanti la possibilità di bandire gare per l’affidamento di attività professionale in forma gratuita.

Le modifiche al regime forfetario (Flat Tax)

Nel manifesto si ricorda il favore incontrato da parte dei professionisti nell’introduzione del regime forfetario, recentemente esteso fino alla soglia di 85mila euro.

Il rovescio della medaglia è stato il disincentivare le associazioni professionali e creare una disparità – all’interno del medesimo mercato – a causa del diverso regime iva. Pur condividendo lo spirito della misura, secondo i professionisti è necessario adottare alcuni accorgimenti atti ad eliminare le criticità e gli effetti potenzialmente dannosi sull’intera categoria, in un momento in cui è necessario favorire l’aggregazione professionale e la crescita delle realtà organizzate.

Queste le proposte:

  • consentire l'applicazione della flat tax sul reddito individuale anche in presenza di partita Iva unica relativa a studio associato, società tra professionisti e di professionisti, per associazioni professionali fino a 5 soci;
  • prevedere l’applicazione dell’iva sulle prestazioni professionali, operazione neutra per i professionisti ma positiva per il bilancio dello stato;
  • consentire a chi aderisce al regime forfettario la detrazione dei contributi previdenziali anche non obbligatori (riscatto, contributi volontari, ...) in modo da incentivare il risparmio previdenziale e la costruzione di rendita previdenziale adeguata ai futuri bisogni.

Nuove aliquote e obiettivi a lungo termine per Superbonus e bonus edilizi

Dopo aver ribadito l’importanza dei bonus edilizi come sostegno a un settore in crisi, e come acceleratore nella riqualificazione del patrimonio edilizio italiano, architetto e ingegneri chiedono di passare da una fase emergenziale ad una strutturale, con prospettive di medio lungo periodo che, a fronte di una razionalizzazione della spesa pubblica connesse con le misure di incentivo, possano portare ad un efficientamento sismico ed energetico di una fetta importante del patrimonio immobiliare, sia alla luce della rischiosità sismica del nostro territorio che della Direttiva Green.

In particolare si propongono:

  • misure coordinate di incentivazione degli interventi di efficientamento sismico ed energetico, con aliquote modulari e crescenti in funzione degli obiettivi raggiunti, definite in modo da essere sostenibili per il bilancio dello stato e responsabilizzare i proprietari degli immobili nella definizione e gestione dei lavori;
  • misure definire su di un intervallo temporale consono a permettere la programmazione degli interventi, evitare fenomeni speculativi e garantire il raggiungimento degli obiettivi, considerando i tempi propri dell’edilizia;
  • l’accesso ai bonus senza vincoli di reddito, mantenendo in vigore lo strumento della cessione del credito, quantomeno per le fasce della popolazione con redditi bassi, inserendo precisi vincoli per evitare speculazioni e truffe, valorizzando a tal fine il ruolo dei professionisti a difesa dell’interesse pubblico.

Concorsi di progettazione in due livelli

Non manca un riferimento ai contratti pubblici, in relazione ai concorsi di progettazione, “strumento per realizzare, con il contributo creativo dei professionisti che si confrontano su progetti, le città, espressione di bisogni e valori delle persone e delle comunità che le vivono; sono quindi il modo migliore per valorizzare il talento dei professionisti, garantire l’inclusione dei giovani nel disegnare il futuro delle architetture delle città sostenibili, e rappresentare l’espressione dell’esistenza della comunità nella sua evoluzione”.

Nel Manifesto si propone la procedura del concorso di progettazione per l’affidamento dell’incarico professionale del progetto d’architettura e delle attività connesse, per tutte le opere significative per l’uso e/o per il luogo nel quale si realizzano: “la gradualità del processo concorsuale in due fasi permette una equilibrata competizione tra tutti i soggetti partecipanti, consentendo di premiare la miglior proposta, senza appesantire con inutili costi e dispendio di tempo i concorrenti e i soggetti che promuovono tali procedure concorsuali”.

© Riproduzione riservata

Documenti Allegati