Antitrust: Sulla Gazzetta ufficiale il Regolamento sul Rating di Legalità

Sulla Gazzetta ufficiale n. 294 del 18 dicembre 2012 è stata pubblicata la Delibera dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato (Antitrust) del 14 ...

17/01/2013
Sulla Gazzetta ufficiale n. 294 del 18 dicembre 2012 è stata pubblicata la Delibera dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato (Antitrust) del 14 novembre 2012 recante "Regolamento di attuazione dell'articolo 5-ter del decreto-legge 24 gennaio 2012, n. 1, così come modificato dall'art. 1, comma 1-quinquies, del decreto-legge 24 marzo 2012, n. 29, convertito, con modificazioni, dalla legge 18 maggio 2012, n. 62".
Con il regolamento in argomento (già operativo) viene introdotto un sistema di premialità per le imprese che rispettano la legalità e adeguano la propria organizzazione in tale direzione.
Così come disposto dal citato articolo 5-ter, del rating attribuito si tiene conto in sede di concessione di finanziamenti da parte delle pubbliche amministrazioni, nonché in sede di accesso al credito bancario, secondo le modalità stabilite con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze e del Ministro dello sviluppo economico, ancora da emanare. Gli istituti di credito che omettono di tener conto del rating attribuito in sede di concessione dei finanziamenti alle imprese sono tenuti a trasmettere alla Banca d'Italia una dettagliata relazione sulle ragioni della decisione assunta.

Potranno richiedere l'attribuzione del rating le imprese operative in Italia che abbiano raggiunto un fatturato minimo di due milioni di euro nell'esercizio chiuso l'anno precedente alla richiesta e che siano iscritte al registro delle imprese da almeno due anni. Le aziende interessate dovranno presentare una domanda, per via telematica, utilizzando l'apposito Un Formulario seguendo le Un istruzioni indicate.
Ogni altra forma di invio della domanda non sarà ritenuta valida ai fini dell'ottenimento del rating.

Il rating avrà un range tra un minimo di una "stelletta" a un massimo di tre "stellette", attribuito dall'Autorità sulla base delle dichiarazioni delle aziende che verranno verificate tramite controlli incrociati con i dati in possesso delle pubbliche amministrazioni interessate.
Per ottenere il punteggio minimo di una "stelletta" l'azienda dovrà dichiarare che l'imprenditore (o i suoi soci, rappresentanti e dirigenti apicali se impresa collettiva) non hanno ricevuto sentenze di condanna per reati tributari e reati contro la pubblica amministrazione. Per i reati di mafia, oltre a non avere subito condanne, non dovranno essere in corso procedimenti penali. L'impresa non dovrà inoltre, nel biennio precedente la richiesta di rating, essere stata condannata per illeciti antitrust gravi, per mancato rispetto delle norme a tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, per violazioni degli obblighi retributivi, contributivi, assicurativi e fiscali nei confronti dei propri dipendenti e collaboratori. Non dovrà inoltre avere subito accertamenti di un maggior reddito imponibile rispetto a quello dichiarato, né avere ricevuto provvedimenti di revoca di finanziamenti pubblici per i quali non abbia assolto gli obblighi di restituzione. Tutti i provvedimenti che impediscono l'attribuzione di una "stelletta" dovranno essere divenuti inoppugnabili o confermati con sentenza passata in giudicato.
L'impresa dovrà inoltre dichiarare di effettuare pagamenti e transazioni finanziarie di ammontare superiore alla soglia di mille euro esclusivamente con strumenti di pagamento tracciabili.
Il regolamento prevede 6 ulteriori requisiti che, se rispettati, garantiranno alle imprese il punteggio massimo di 3 stellette. Se ne verranno rispettati 3 si otterranno due stellette. In particolare le aziende dovranno rispettare i contenuti del Protocollo di legalità sottoscritto dal Ministero dell'Interno e da Confindustria, e a livello locale dalle Prefetture e dalle associazioni di categoria; utilizzare sistemi di tracciabilità dei pagamenti anche per importi inferiori rispetto a quelli fissati dalla legge; adottare una struttura organizzativa che effettui il controllo di conformità delle attività aziendali a disposizioni normative applicabili all'impresa; adottare processi per garantire forme di Corporate Social Responsability; essere iscritte in uno degli elenchi di fornitori, prestatori di servizi ed esecutori di lavori non soggetti a tentativi di infiltrazione mafiosa; avere aderito a codici etici di autoregolamentazione adottati dalle associazioni di categoria.
Sarà valorizzata anche la denuncia, all'autorità giudiziaria o alle forze di polizia, di reati previsti dal Regolamento commessi a danno dell'imprenditore o dei propri familiari e collaboratori, qualora alla denuncia sia seguito l'esercizio dell'azione penale.

Il rating di legalità ha durata di due anni dal rilascio ed è rinnovabile su richiesta. In caso di perdita di uno dei requisiti base, necessari per ottenere una "stelletta", l’Autorità dispone la revoca del rating. Se vengono meno i requisiti grazie ai quali l'azienda ha ottenuto un rating più alto l'Antitrust riduce il numero di "stellette".

L'Autorità pubblicherà sul proprio sito, mantenendolo aggiornato, l'elenco delle imprese cui il rating di legalità è stato attribuito, sospeso, revocato, con la relativa decorrenza.
E' possibile rivolgersi all'Autorità per chiedere informazioni e chiarimenti sulla domanda di attribuzione del rating di legalità, esclusivamente inviando un messaggio di posta elettronica all'indirizzo: rating@agcm.it

E'v disponibile, in allegato, anche una nota dell'Ance che illustra nel dettaglio il contenuto del Regolamento ed esprime le proprie valutazioni evidenziando i rischi e le opportunità del nuovo strumento finalizzato a promuovere l’etica e la legalità nelle attività economiche.

A cura di Gabriele Bivona
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