1000 giorni sono troppi: l'Edilizia non può più aspettare
Non c'è che dire, lo Sblocca Italia non piace proprio a nessuno. Dopo lo sfogo delle principali professioni tecniche che lo hanno definito un "decreto adatto...
Non c'è che dire, lo Sblocca Italia non piace proprio a nessuno.
Dopo lo sfogo delle principali professioni tecniche che lo hanno
definito un "decreto adatto ad un Paese normale in tempi
normali", è arrivata il nuovo affondo dell'Associazione
Nazionale Costruttori Edili (ANCE) che già aveva contestato il
provvedimento durante i suoi lavori preparatori.
I costruttori italiani, rilevando come i recenti dati dell'ISTAT abbiano certificato la lenta agonia del settore (leggi news), hanno affermato che con lo Sblocca Italia si è nuovamente persa l'occasione per "shockare" il sistema e invertire la tendenza e che adesso si dovrà puntare tutto sulla prossima Legge di Stabilità.
"Non possiamo più attendere i mille giorni sui quali è modulata l'agenda di Governo per far ripartire le costruzioni e quindi il mercato interno", commenta il Presidente dell'Ance, Paolo Buzzetti, al termine di un Comitato di Presidenza dell'Associazione che si è tenuto questa mattina a Roma.
"I dati registrati anche oggi dall'Istat che evidenziano un ulteriore calo della produzione del 10% parlano chiaro: non possiamo più aspettare", aggiunge Buzzetti. Grande preoccupazione è stata espressa, infatti, da tutti gli imprenditori intervenuti al Comitato per la mancata occasione offerta dal dl Sblocca Italia per far ripartire il settore.
"Le risorse sono poche e anche alcune norme importanti di semplificazione e di agevolazione fiscale sono state fortemente ridimensionate", ha sintetizzato il Presidente. "Le intenzioni sono buone e diamo atto al Governo di aver posto un forte accento su molte proposte che avanzavamo da tempo in materia di scuole e dissesto idrogeologico".
"Ma i buoni propositi non bastano più ci vogliono risorse realmente spendibili in tempi brevi e regole chiare a tutela del mercato e della legalità".
I costruttori italiani, rilevando come i recenti dati dell'ISTAT abbiano certificato la lenta agonia del settore (leggi news), hanno affermato che con lo Sblocca Italia si è nuovamente persa l'occasione per "shockare" il sistema e invertire la tendenza e che adesso si dovrà puntare tutto sulla prossima Legge di Stabilità.
"Non possiamo più attendere i mille giorni sui quali è modulata l'agenda di Governo per far ripartire le costruzioni e quindi il mercato interno", commenta il Presidente dell'Ance, Paolo Buzzetti, al termine di un Comitato di Presidenza dell'Associazione che si è tenuto questa mattina a Roma.
"I dati registrati anche oggi dall'Istat che evidenziano un ulteriore calo della produzione del 10% parlano chiaro: non possiamo più aspettare", aggiunge Buzzetti. Grande preoccupazione è stata espressa, infatti, da tutti gli imprenditori intervenuti al Comitato per la mancata occasione offerta dal dl Sblocca Italia per far ripartire il settore.
"Le risorse sono poche e anche alcune norme importanti di semplificazione e di agevolazione fiscale sono state fortemente ridimensionate", ha sintetizzato il Presidente. "Le intenzioni sono buone e diamo atto al Governo di aver posto un forte accento su molte proposte che avanzavamo da tempo in materia di scuole e dissesto idrogeologico".
"Ma i buoni propositi non bastano più ci vogliono risorse realmente spendibili in tempi brevi e regole chiare a tutela del mercato e della legalità".
A cura di Ilenia
Cicirello
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