La Camera vota la fiducia al Ddl di conversione del D.L. n. 50/2017: ok al Fondo progettazione per zone sismiche

"La Manovra che sta per essere approvata dall'Aula di Montecitorio ha positivamente introdotto nuove risorse per la progettazione di opere pubbliche in zone ...

01/06/2017

"La Manovra che sta per essere approvata dall'Aula di Montecitorio ha positivamente introdotto nuove risorse per la progettazione di opere pubbliche in zone sismiche, ma potrebbe togliere dal mercato una buona fetta di incarichi se non si chiarirà bene il ruolo di Invitalia e Cassa Depositi e Prestiti".

Queste le parole del vice presidente dell'OICE, Giorgio Lupoi, in merito all'articolo 41-bis del disegno di legge di conversione del D.L. n. 50/2017 recante "Disposizioni urgenti in materia finanziaria, iniziative a favore degli enti territoriali, ulteriori interventi per le zone colpite da eventi sismici e misure per lo sviluppo", sul quale l'Aula della Camera ha votato la fiducia posta dal Governo sull'approvazione, senza emendamenti ed articoli aggiuntivi, dell'articolo unico del disegno di legge di conversione nel testo della Commissione (leggi news).

Ricordiamo che l'art. 41-bis, rubricato "Fondo per la progettazione definitiva ed esecutiva nelle zone a rischio sismico" prevede un fondo complessivo di 40 milioni di euro per il triennio 2017-2019 (5 milioni di euro per l’anno 2017, 15 milioni di euro per l’anno 2018 e 20 milioni di euro per l’anno 2019) da destinare ai Comuni nelle zone a rischio sismico 1, a copertura delle spese di progettazione definitiva ed esecutiva, relativa ad interventi di opere pubbliche. L’ammontare del contributo attribuito a ciascun Comune è determinato, entro il 15 novembre per l’anno 2017 e il 30 settembre per ciascuno degli anni 2018 e 2019, con decreto del Ministero dell’interno, di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze, tenendo conto del seguente ordine prioritario:
a) progettazione esecutiva dei comuni con popolazione inferiore a 3.000 abitanti;
b) progettazione definitiva dei comuni con popolazione inferiore a 3.000 abitanti;
c) progettazione per investimenti riferiti ad interventi di miglioramento e di adeguamento antisismico degli immobili pubblici a seguito di verifica di vulnerabilità;
d) progettazione esecutiva per investimenti riferiti ad interventi di miglioramento e di adeguamento antisismico degli immobili pubblici;
e) progettazione definitiva per investimenti riferiti ad interventi di miglioramento e di adeguamento antisismico degli immobili pubblici.

Come sottolineato dall'OICE, la norma consente ai comuni beneficiari del contributo di procedere all'affidamento della progettazione anche attraverso convenzioni con Invitalia, Cassa Depositi e Prestiti e società da esse controllate, con oneri a carico del contributo concesso.

Il comma 8 dell'art. 41-bis prevede, infatti, che al fine di sostenere le attività di progettazione da parte dei comuni, gli stessi possono avvalersi, nell’ambito di una specifica convenzione, con oneri a carico del contributo concesso ai sensi del presente articolo, del supporto della società INVITALIA Spa o della società Cassa depositi e prestiti Spa o di società da essa controllate. Convenzioni i cui dettagli sono tutti da chiarire.

"Siamo particolarmente soddisfatti - ha detto Giorgio Lupoi - dell'iniezione di risorse per finanziare la progettazione di nuove opere e per l'adeguamento di quelle esistenti nelle zone a rischio sismico, ma rileviamo qualche rischio per le modalità di affidamento degli incarichi. Non vorremmo - ha detto Giorgio Lupoi - che si trattasse dell'ennesima sottrazione al mercato, in via convenzionale, di incarichi di progettazione. Pur comprendendo che le convenzioni possono essere di ausilio e supporto per le amministrazioni che intendono velocizzare i processi, è importante verificare che attraverso questi strumenti non si sottraggano occasioni di mercato ai professionisti, agli studi e alle società, pena lo scadimento della qualità e l’incremento dei tempi. Inoltre, tutto ciò non sarebbe molto logico visto che - ad esempio - per la ricostruzione post terremoto 2016 professionisti e società sono stati chiamati ad iscriversi presso l'elenco della Struttura tecnica di missione, confidando di essere scelti, con le procedure ad evidenza pubblica previste dal codice dei contratti pubblici, e quindi in concorrenza".

L'OICE chiede quindi massima attenzione: "Occorrerà - conclude Giorgio Lupoi - fare ben comprendere agli operatori privati, in completa trasparenza, regole e modalità di gestione delle procedure. Confidiamo che si faccia chiarezza e che le procedure del codice dei contratti pubblici, che fa della centralità del progetto un principio ispiratore, siano seguite ed applicate".

A cura di Redazione LavoriPubblici.it

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