VIA LIBERA AD UNO SCHEMA DI DECRETO LEGISLATIVO

Il Consiglio dei Ministri nella seduta di venerdì scorso 6 ottobre, su proposta del Ministro per le politiche europee, Emma Bonino, e del Ministro dello svil...

09/10/2006
Il Consiglio dei Ministri nella seduta di venerdì scorso 6 ottobre, su proposta del Ministro per le politiche europee, Emma Bonino, e del Ministro dello sviluppo economico, Pierluigi Bersani, ha approvato uno schema di decreto legislativo che modifica alcune parti della normativa di recepimento della direttiva 2002/91 in materia di rendimento energetico nell’edilizia, alla luce della duplice esigenza di tenere conto del bilancio emergente dai primi dieci mesi di applicazione e di sviluppare la politica energetica nazionale e regionale nel settore civile.

Con l’obiettivo di varare misure che contribuiscano ad una efficace politica di contenimento dei consumi di energia, sono di particolare importanza le innovazioni in materia di certificazione energetica degli edifici (che diventa oltretutto condizione per accedere a incentivi e agevolazioni fiscali), nonché la previsione che entro il 31 dicembre 2008 le Regioni e le Province autonome predisporranno un programma di qualificazione energetica del patrimonio immobiliare, finalizzato al conseguimento di ottimali risultati di efficienza energetica.
Il provvedimento verrà trasmesso al parere della Conferenza unificata e delle Commissioni parlamentari.

Il decreto rappresenta, in verità, una soluzione in vista della scadenza dell’8 ottobre prevista nel D.Lgs. n. 192/2005 in base al quale per vendere un immobile nuovo (con permesso rilasciato dopo l’8 ottobre) sarebbe diventato obbligatorio esibire il certificato di rendimento energetico.
Ma vista la mancanza di linee guida applicative sulle caratteristiche del certificato e sui relativi valori di riferimento, il certificato stesso non poteva essere rilasciato ed in attesa delle citate linee guida potrà essere utilizzato un “attestato di qualificazione” firmato dal progettista e dal direttore dei lavori.

Lo schema di decreto estende, poi, l’obbligo di attestao anche ai vecchi edifici ma gradualmente ed in particolare:
  • dall’1 luglio 2007, l’obbligo di certificazione energetica scatta per gli immobili di superficie utile superiore a 1.000 metri quadrati, nel caso di vendita dell’intero immobile;
  • dall’1 luglio 2008 il vincolo di possesso del bollino energetico dovrà essere soddisfatto dagli edifici di superficie utile fino a 1.000 metri quadrati, nel caso di vendita dell’ntero edificio con esclusione delle singole unità immobiliari;
  • dall’1 luglio 2009 anche le singole unità immobiliari dovranno essere dotate di certificazione energetica.
In definitiva, con lo schema di decreto legislativo:
  • l’introduzione di un nuovo livello di isolamento consentirà di ridurre entro tre anni i fabbisogni termici di nuovi edifici di oltre il 40%;
  • saranno ridotti i consumi energetici, si favorirà la crescita di un’industria italiana del solare e si creerà un mercato di 400-500 mila metri quadrati di pannelli entro il 2009;
  • vengono previste procedure semplificate per sostituire i vecchi Impianti cui si aggiungerà la detrazione del 55% prevista nella Finanziaria 2007;
  • scatta l’obbligo di schermanti esterni per i nuovi edifici di superficie utile superiore ai 1.000 metri quadrati ed in questo modo si conta di ridurre la domanda di condizionamento che in Italia ha fortemente accresciuto i consumi elettrici.
Infine vale la pena ricordare che nello schema di decreto legislativo, viene disposto, altresì, che “dall’1 gennaio 2007, l’attestato di certificazione energetica dell’edificio o dell’unità immobiliare interessati è necessario per accedere agli incentivi e alle agevolazioni di qualsiasi natura, fiscali o a carico di fondi pubblici o della generalità degli utenti, correlati in qualsiasi modo a interventi sull’edificio o sugli impianti o alle modalità di esercizio o approvvigionamento energetico degli impianti medesimi”.

A cura di Gianluca Oreto
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