EDILIZIA ECOSOSTENIBILE

Notizie importanti sono previste dalla finanziaria 2007 per l’edilizia ecosostenibile: 45 milioni in tre anni per stimolare la crescita del costruire ecologi...

08/01/2007
Notizie importanti sono previste dalla finanziaria 2007 per l’edilizia ecosostenibile: 45 milioni in tre anni per stimolare la crescita del costruire ecologico e per aumentare progressivamente la riduzione dei consumi energetici.
Il finanziamento è rivolto a nuovi edifici o gruppi di edifici di oltre 10mila metricubi, ossia 35-40 appartamenti e l’aggiudicazione è vincolata all’apertura del cantiere entro il prossimo 31 dicembre 2007, con conclusione tassativa nei tre anni successivi.

L’opportunità riguarda, quindi, opere immediatamente cantierabili e la conferma indiretta viene dallo stesso testo della norma, che riconosce un contributo fino al 55% degli extra costi necessari all’abbattimento dei consumi, «incluse le maggiori spese di progettazione».

Secondo il direttore dell’Ance Carlo Ferrosi è “positivo che lo Stato incentivi gli interventi contro gli sprechi energetici, ma (…) non vanno bene quelli che vengono imposti”, riferendosi al comma 350 della Finanziaria sull’obbligo dei pannelli fotovoltaici.
Ecco i commenti di alcuni soggetti interni alla questione.
Antonio Perruzza, direttore di Federabitazione-Confcooperative: le risorse sono troppo scarse e, (…), distribuite a pioggia: proporremo di finalizzare i fondi a interventi pilota ben distribuiti e selezionati. C’è poi il riferimento temporale dell’inizio lavori che appare discutibile. Bisognerà chiarirlo.
Luigi Pilot, direttore di Ancab-Legacoop: ci vuole una regia seria per gestire il finanziamento: un conto è dare finanziamenti a pioggia un altro scegliere bene gli interventi: la localizzazione geografica deve essere intelligente per tener conto della variabilità delle aree climatiche, che incidono sul rendimento energetico.
Roberto Ballarotto, esperto: il possibile valore dell’extracosto potrebbe essere intorno a 80mila euro per unità abitativa, includendo un impianto fotovoltaico per la produzione di elettricità, che assorbe il costo maggiore dell’adeguamento, pari a 15-20mila euro per una potenza di tre kW.
Vanno poi considerati l’impianto solare termico per l’acqua calda, l’impianto di riscaldamento radiante, l’isolamento termico, gli infissi, più le spese di progettazione e, volendo, anche quelle di una certificazione. Parliamo comunque di un’ipotesi ottimale in cui l’edificio non solo consuma poco ma è anche in grado di produrre energia in eccesso da cedere alla rete. In conclusione il finanziamento potrebbe consentire circa 1.200 alloggi in media.

A cura di Paola Bivona
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