Piano nazionale per le città: Il Decreto del Ministero ed il vademecum dell'Anci

Sulla Gazzetta ufficiale n. 196 di ieri 23 agosto 2012 è stato pubblicato il Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti 3 agosto 2012 recante...

24/08/2012
Sulla Gazzetta ufficiale n. 196 di ieri 23 agosto 2012 è stato pubblicato il Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti 3 agosto 2012 recante "Istituzione della Cabina di regia per l'attuazione del Piano Nazionale per le Città".
Il decreto in argomento contiene cinque articoli con cui vengono dettate norme relative alla Cabina di regia, alla composizione ed al funzionamento della cabina di regia stessa, alla presentazione ed alla selezione delle proposte.
Con l'emanazione del decreto viene avviato concretamente il Piano nazionale per le città, previsto all'articolo 12 delle decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83 (cosiddetto "decreto sviluppo") convertito dalla legge 7 agosto 2012, n. 134.

Nell'articolo 2 del decreto, in riferimento alla presentazione delle proposte, viene precisato che i Comuni devono inviare le proposte corredate dalla relativa documentazione all'ANCI (e-mail pianoperlecitta@anci.it) e devono dare, contestualmente, notizia dell'avvenuta presentazione alla Cabina di regia (indirizzo di posta elettronica certificata: dip.infrastrutture@pec.mit.gov.it).

Le proposte devono essere presentate entro il 5 ottobre di ogni anno e devono essere corredate della seguente documentazione:
  • delibera della giunta comunale di approvazione della proposta di Contratto di valorizzazione urbana (CVU) contenente: dichiarazione di disponibilità delle aree o immobili interessati dagli interventi;
  • progetti relativi agli interventi considerati più prossimi alla cantierabilità;
  • relazione sintetica a firma del responsabile del procedimento, di massimo 10 pagine completa di una stima dei costi con indicazione delle fonti finanziarie a copertura degli stessi;
  • impegno di eventuali soggetti pubblici, differenti da quelli presenti nella Cabina di regia, a mettere a disposizione aree, immobili ovvero finanziamenti di propria competenza all'interno della proposta;
  • impegno dei soggetti privati ad eseguire gli interventi indicati nella proposta, con allegata dichiarazione di disponibilità delle aree o degli immobili privati oggetto di intervento;
  • elaborati grafici indicanti l'ambito di intervento, la planimetria di progetto, una o più viste di insieme della proposta di Contratto di valorizzazione urbana (CVU).

Allo scopo di fornire supporto ai Comuni che hanno manifestato l'intenzione di presentare proposte al programma, e considerando il periodo feriale, l'Anci è stata autorizzata dal Ministero delle Infrastrutture ad erogare le informazioni inerenti alle procedure per la corretta presentazione delle proposte sulla base del “decreto-legge Sviluppo” e del Decreto Ministeriale in argomento.
Per tale motivo l'Anci ha istituito un apposito servizio di assistenza telefonica per i Comuni attivo dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 17,30 al nr. 06 88817287 ed ha predisposto un vademecum elaborato per la presentazione delle Proposte che si consiglia di seguire per facilitare il compito di analisi e classificazione delle stesse da parte della Cabina di Regia.

Uno dei documenti più importanti a corredo della proposta è la relazione sintetica a firma del responsabile del procedimento, di massimo 10 pagine. Il documento deve descrivere, in ciascun paragrafo, quanto richiesto al comma 2, lettere da a) a g) dell'articolo 5 del Decreto ministeriale, completo di una stima dei costi con indicazione delle fonti finanziarie a copertura degli stessi. Nel dettaglio, la relazione sintetica deve contenere:
  • a) la descrizione, le caratteristiche e l’ambito urbano oggetto di trasformazione e valorizzazione di cui al punto a) del comma 1 dell'articolo 5 del decreto in argomento;
  • b) il piano finanziario ed economico della proposta, esplicitando gli apporti pubblici e privati, comprensivi dell’eventuale cofinanziamento del Comune proponente e il contributo richiesto;
  • c) i soggetti interessati, esplicitando altresì eventuali intese raggiunte con i privati;
  • d) le eventuali premialità;
  • e) il programma temporale degli interventi da attivare;
  • f) con riferimento alle priorità di cui al punto b del comma 1, la quota percentuale rispetto al piano finanziario ed economico complessivo destinata all'housing sociale, all'edilizia scolastica, agli immobili demaniali da valorizzare;
  • g) la fattibilità amministrativa con riferimento alla piena disponibilità delle aree ed in relazione agli strumenti urbanistici vigenti, nonché alla validità sociale e ambientale degli interventi proposti.

Le proposte presentate dai Comuni verranno, successivamente, selezionate dalla Cabina di Regia in base al livello di concorrenza con gli obiettivi e con le finalità del Piano nazionale per le città. In particolare le proposte dovranno:
  • a) riferirsi ad ambiti urbani appositamente definiti all’interno dei quali è possibile individuare un insieme coordinato di interventi di riqualificazione e rigenerazione, anche puntuali, comunque in grado di conseguire la valorizzazione integrale degli ambiti urbani interessati;
  • b) dare priorità a uno o più dei criteri individuati dall’articolo 12, comma 3, del decreto–legge 22 giugno 2012, n. 83 (a) prossimità alla cantierabilità degli interventi; b) capacità e modalità di coinvolgimento di soggetti e finanziamenti pubblici e privati e di attivazione di un effetto moltiplicatore del finanziamento pubblico nei confronti degli investimenti privati; c) riduzione di fenomeni di tensione abitativa, di marginalizzazione e degrado sociale; d) miglioramento della dotazione infrastrutturale anche con riferimento all'efficientamento dei sistemi del trasporto urbano; e) miglioramento della qualità urbana, del tessuto sociale ed ambientale.)

A cura di Gabriele Bivona
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