Fotovoltaico e Connessioni in bassa tensione: nessuna proroga alla norma CEI 0-21

Pur riconoscendo la carenza dei sistemi di protezione di interfaccia rispondenti ai requisiti previsti dall'Allegato A70 al Codice di rete di Terna e dalla N...

08/08/2012
Pur riconoscendo la carenza dei sistemi di protezione di interfaccia rispondenti ai requisiti previsti dall'Allegato A70 al Codice di rete di Terna e dalla Norma CEI 0-21, necessari per effettuare le connessioni in bassa tensione degli impianti di produzione di energia elettrica di potenza superiore a 6 kW, l'Autorità per l'energia elettrica e il gas ha comunicato che non ci sarà nessuna proroga e come previsto dalla Delibera n. 84/2012 le nuove disposizioni sono obbligatorie dallo scorso 1 luglio.

Nessuna marcia indietro dell'AEEG dopo che GIFI-ANIE aveva nei giorni scorsi sollevato il problema. "L'Autorità per l'Energia Elettrica ed il Gas - ha dichiara Valerio Natalizia, Presidente GIFI-ANIE - ha preso atto della carenza di tali dispositivi ma non ha proposto nessuna possibile via di soluzione. Ad oggi milioni di euro di investimenti rischiano di essere seriamente compromessi: cosa che non possiamo permetterci in questa delicatissima fase di crisi finanziaria pena il definitivo affossamento dell'industria fotovoltaica italiana. Tanto più che i sistemi in questione non nascono per la salvaguardia del sistema elettrico nazionale. E' ben noto infatti che l'obbligo di tali dispositivi sulla rete di bassa tensione nasce dall'esigenza di garantire il distacco completo e non parziale dell'impianto in occasione di perturbazioni sulla rete di bassa tensione, cosa certamente importante ma meno urgente della prima".

"Come ANIE/GIFI - continua Natalizia - abbiamo denunciato molteplici volte le difficoltà del mercato a reperire i sistemi di interfaccia e l'inadeguatezza delle tempistiche imposte dall'AEEG, richiedendo la deroga all'installazione giusto per il tempo necessario alla regolarizzazione delle forniture. Purtroppo le nostre richieste sono rimaste inascoltate".

"Richiediamo quindi in maniera ufficiale - ha concluso Natalizia - l'intervento urgente del Ministro dello Sviluppo Economico a tutela e salvaguardia di centinaia di impianti già realizzati che rischiano a questo punto di non poter accedere a nessuna tariffa incentivante".

Ricordiamo, infine, il comunicato dell'AEEG dello scorso 1 agosto, con il quale pur rilevando il problema ha affermato che "Le forti e condivisibili esigenze di sicurezza del sistema elettrico nazionale manifestate da Terna hanno reso necessario e urgente l'intervento dell'Autorità che, con la deliberazione 84/2012/R/eel (adottata lo scorso marzo), ha previsto l'obbligo di installazione di sistemi di protezione d'interfaccia rispondenti ai requisiti previsti dall'Allegato A70 al Codice di rete e dalla Norma CEI 0-21 nel caso di impianti da connettere in bassa tensione. Una disposizione analoga è già prevista, con effetti dallo scorso 1 aprile, nel caso di impianti da connettere alle reti di media tensione". L'AEEG, proprio per motivi di sicurezza, ha affermato che l'attuale sopraggiunta carenza di sistemi di protezione di interfaccia non può essere motivo sufficiente per concedere deroghe al fine di posticipare la data dell'1 luglio 2012, in assenza di evidenze, da parte di Terna, dell'eventuale attenuarsi della situazione di emergenza attesa per l'estate e, in particolare, per il mese d'agosto. Dunque, l'Autorità non può disporre azioni che possano comportare il venir meno del livello di sicurezza del sistema elettrico nazionale indicato da Terna.

L'Autorità, su invito dei produttori, ha provveduto ad informare il Ministro dello Sviluppo Economico e l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato affinché possa verificare se vi siano o vi siano stati comportamenti opportunistici e collusivi da parte dei costruttori dei sistemi di protezione di interfaccia.

A cura di Gabriele Bivona
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