Istat: Indici prezzi al consumo agosto 2013 e Adeguamento prestazioni urbanistiche

L'Istat ha comunicato il dato definitivo sull'incremento dell'indice dei prezzi al consumo nel mese di Agosto 2013; l'indice dei prezzi al consumo per le fam...

13/09/2013
L'Istat ha comunicato il dato definitivo sull'incremento dell'indice dei prezzi al consumo nel mese di Agosto 2013; l'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati si è, dunque, attestato per il mese di agosto 2013 con la nuova base 2010 sul valore di 107,60 con una lieve variazione positiva rispetto a quello del mese precedente.
La variazione mensile è stata pari allo+ 0,4 % e quella annua del + 1,1 %. Ai fini della determinazione del trattamento di fine rapporto (TFR) maturato nel periodo tra il 15 Agosto 2013 ed il 14 Settembre 2013, occorre rivalutare la quota accantonata al 31 Dicembre 2012 dello 3,596154 %.
Ricordiamo che a partire dai dati di gennaio 2011, la base di riferimento dell'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC) e dell'indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI) è il 2010 (la precedente era il 1995).
Il coefficiente di raccordo dalla base 1995 alla base 2010 dell'indice generale dei prezzi al consumo per le Famiglie di Operai e Impiegati (senza tabacchi) è pari a 1,373.

In riferimento all'aumento dell'indice dei prezzi al consumo per operai ed impiegati i compensi per le prestazioni urbanistiche degli ingegneri e degli architetti devono essere adeguati del 1716,3 %.
E’ possibile consultare la tabella relativa all’adeguamento della tariffa delle prestazioni urbanistiche con tutti gli adeguamenti a partire dal Dicembre 1969

Per quanto concerne le locazioni l'indice annuale, ridotto al 75%, si è attestato allo 0,825 % e l'indice biennale al 3,225 %.

L'Istat spiega che, nel mese di agosto 2013, per quanto concerne l'indice dei prezzi al consumo per l'intera collettività, gli incrementi congiunturali più significativi si sono verificati nei capitoli Trasporti (+ 2,7 %), Ricreazione, spettacoli e cultura (+ 0,7 %), Abitazione, acqua elettricità e combustibili (+0,3 %), Bevande alcoliche e tabacchi e Servizi sanitari e spese per la salute (+ 0,1 % per entrambi).

Variazioni nulle si sono registrate nei capitoli Mobili, articoli e servizi per la casa e Istruzione.

Variazioni congiunturali negative si sono verificate nei capitoli Comunicazioni (- 0,6 %), Prodotti alimentari e bevande analcoliche b (- 0,4 %), Servizi ricettivi e di ristorazione (- 0,2 %) Altri beni e servizi e Abbigliamento e calzature (- 0, 1 % per entrambi)

Gli incrementi tendenziali più elevati si sono registrate nei capitoli Istruzione e Prodotti alimentari e bevande analcoliche (+ 3,0 % per entrambi), Trasporti (+ 1,8 %), Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+1,5 %), Bevande alcoliche e tabacchi (+ 1,1 %), Mobili, articoli e servizi per la casa e Servizi ricettivi e di ristorazione (+ 1,0 % per entrambi).

Quelli più contenuti si sono registrati nei capitoli Servizi sanitari e spese per la salute (+ 0,4 %), Ricreazione, spettacoli e cultura (+ 0,5 %), Abbigliamento e calzature (+ 0,6 %) e Altri beni e servizi (+ 0,8 %).

Incrementi tendenziali nulli non si sono registrati in nessun capitolo.

Gli incrementi tendenziali negativi si sono registrati nel capitolo Comunicazioni (- 4,5 %).

Nell'ambito delle 20 città capoluogo di regione, gli aumenti tendenziali più elevati dell'indice NIC si sono verificati nelle città di Reggio Calabria (+ 2,7 %), Genova e Venezia (+ 1,9 % per entrambe), Bari (+ 1,8 %) Potenza e Bologna (+ 1,3 %), Firenze (+ 1,2 %), Milano (+ 1,1 %), Roma e Torino (+ 1,0 % per entrambe), napoli, Ancona e Trento (+ 0,9 % per tutte e tre), Cagliari e L’Aquila (+ 0,8 % per entrambe), Palermo e Perugia (+ 0,7 % per entrambe), Trieste (+ 0,5 %) e Aosta (+ 0,4 %).

I prossimi indici saranno pubblicati l’11 ottobre 2013.
© Riproduzione riservata

Link Correlati

Tassi