assoRinnovabili: i ritardi del Governo impediscono agli operatori fotovoltaici di scegliere

Dopo aver proposto un ricorso contro lo Spalma Incentivi (a cui stanno aderendo sempre più aziende) e aver minacciato azioni legali per la mancata pubblicazi...

18/11/2014
Dopo aver proposto un ricorso contro lo Spalma Incentivi (a cui stanno aderendo sempre più aziende) e aver minacciato azioni legali per la mancata pubblicazione di uno dei decreti per la rimodulazione degli incentivi al fotovoltaico prevista dal D.L. n. 91/2014 (leggi articolo), assoRinnovabili ha inviato una lettera al Governo in cui evidenzia la mancata emanazione del decreto che dovrebbe disciplinare i criteri e le modalità di accesso ai finanziamenti bancari garantiti dalla Cassa Depositi e Prestiti, per mitigare, almeno in parte, gli effetti negativi dei tagli previsti dalla norma.

"Si tratta di un provvedimento fondamentale e molto atteso dagli operatori che rappresentiamo - ha dichiarato Agostino Re Rebaudengo, Presidente di assoRinnovabili - in quanto essenziale per l'applicazione dello Spalma Incentivi. Il Governo, incredibilmente, impone agli operatori fotovoltaici di scegliere la modalità con cui sarà ridotta la tariffa, ma non fornisce gli strumenti e le informazioni necessarie affinché tale decisione possa essere presa in maniera seria e consapevole. Ad oggi, restano ancora poco più di 10 giorni lavorativi, un tempo assolutamente insufficiente! E comunque, come detto, non si hanno le informazioni necessarie".

Nell'attesa dell'emanazione del DM che regolerà l'intervento di Cassa Depositi e Prestiti e al fine di tutelare almeno in parte i produttori e garantire un tempo sufficiente per valutare quale opzione sia la più idonea per ciascun impianto, assoRinnovabili ha proposto di posticipare il termine del 30 novembre 2014 ad almeno 60 giorni dal suddetto decreto.

"Sembra - ha concluso Re Rebaudengo - che non si voglia tener conto della complessità della scelta cui va incontro l'operatore: oltre all'analisi dell'impatto economico e finanziario delle singole opzioni, infatti, la decisione finale del produttore dovrà poi essere condivisa e approvata dagli organi decisionali dei principali istituti bancari".

A cura di Gabriele Bivona
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