Inchiesta Consip: L'Antitrust interviene sulla maxi-gara per il facility management

L’Autorità garante della concorrenza e del mercato (AGCM)  ha avviato un procedimento istruttorio nei confronti di CNS - Consorzio Nazionale Servizi Società ...

24/03/2017

L’Autorità garante della concorrenza e del mercato (AGCM)  ha avviato un procedimento istruttorio nei confronti di CNS - Consorzio Nazionale Servizi Società Cooperativa, Dussmann Service, S.r.l., Engie Servizi S.p.a. (già Cofely Italia S.p.a.), ManitalIdea S.p.a., Manutencoop Facility Management S.p.a., Romeo Gestioni S.p.a. e STI S.p.a., per accertare se tali imprese, anche per il tramite di società dalle stesse controllate, abbiano posto in essere un’intesa restrittiva della concorrenza, in violazione dell’articolo 101 del TFUE, avente ad oggetto il coordinamento delle modalità di partecipazione alla gara bandita da Consip per l’affidamento dei servizi di Facility Management destinati agli immobili della PA e alle Università e istituti di ricerca pubblici (gara FM4).

In particolare, dall’analisi delle strategie partecipative nella gara indetta da Consip nel 2014, parrebbe emergere l’assenza di un effettivo confronto concorrenziale tra le parti in termini di mancata sovrapposizione delle offerte maggiormente competitive. L’ipotesi di coordinamento è supportata dai legami di natura societaria e consortile intercorrenti tra le suddette imprese e/o le cordate costituite per partecipare alla gara. Nella giornata di ieri, funzionari dell’Autorità hanno svolto ispezioni nelle sedi delle società interessate, con l’ausilio del Nucleo speciale Antitrust della Guardia di Finanza. Il procedimento dovrà concludersi entro il 30 maggio 2018.

In allegato il testo integrale del provvediumento in cui è precisato, tra l’altro, quanto segue:

  • in data 19 marzo 2014 Consip S.p.A., per conto del Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha indetto una gara comunitaria a procedura aperta per l’affidamento di servizi integrati, gestionali ed operativi, da eseguirsi negli immobili, adibiti prevalentemente ad uso ufficio, in uso a qualsiasi titolo alle Pubbliche Amministrazioni, nonché negli immobili in uso a qualsiasi titolo alle Istituzioni Universitarie Pubbliche ed agli Enti ed Istituti di Ricerca;
  • rispetto a tale gara l’Antitrust ha ritenuto che i principali operatori attivi nel settore del facility management possano aver coordinato le proprie strategie partecipative, in violazione della normativa a tutela della concorrenza;
  • la gara Consip FM4 è suddivisa in 18 lotti regionali, definiti con un criterio geografico. L’importo totale della base d’asta ammonta a circa 2,7 miliardi di euro; la durata della convenzione è di due anni per i lotti ordinari e un anno per i lotti accessori. La durata dei contratti è invece fissata tra i quattro e i sei anni;
  • alla gara in esame hanno partecipato un numero significativo di imprese (singolarmente o in RTI). La gara non risulta ancora aggiudicata;
  • In una tabella che è possibile guardare alla pagina 6 del provvedimento dell’Antitrust sono riportati i lotti geografici in cui è suddivisa la gara, con l’indicazione delle offerte presentate per ciascun lotto dai principali operatori del settore, evidenziando i soggetti che, secondo la ricostruzione effettuata sulla base delle informazioni disponibili, come riportate anche su numerosi organi di stampa, risultano aver ottenuto i punteggi maggiori;
  • dalla citata tabella si evince l’assenza di significative sovrapposizioni nelle offerte dei principali operatori, secondo uno schema “a scacchiera”. E’ quanto emerge, in modo più evidente, in relazione alle offerte di Manutencoop, CNS, Manital e Romeo;
  • in particolare, è da notare che le offerte di Manutencoop, CNS, Manital e Romeo hanno riguardato nel complesso tutti i 18 lotti. Le uniche due sovrapposizioni tra tali soggetti (segnatamente, CNS e Romeo per il Lotto 3 e Manutencoop e Manital per il Lotto 11) vedono, verosimilmente, uno dei due partecipanti interessato dalla sovrapposizione presentare offerte non aggressive, se non di appoggio.

Maggiori dettagli è possibile rilevare leggendo il provvedimento dell’Antitrust che alleghiamo in versione integrale.

A cura di Redazione LavoriPubblici.it

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