Emergenza Coronavirus COVID-19: dal MIT le linee guida per i cantieri edili

Le nuove linee guida contengono le misure che riguardano i titolari del cantiere, i subappaltatori e i subfornitori presenti in cantiere

di Redazione tecnica - 20/03/2020

Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha condiviso ieri 19 marzo 2020 con Anas S.p.A., RFI, ANCE, Feneal Uil, Filca-CISL e Fillea CGIL un “Protocollo condiviso di regolamentazione per il contenimento della diffusione del COVID-19 nei cantieri edili”.

Il Protocollo, che contiene le linee guida per i cantieri edili a seguito della diffuzione del Coronavirus, sono coerenti con il protocollo sottoscritto il 14 marzo 2020 da Cgil,Cisl,Uil Confindustria, Rete Imprese Italia, Confapi, Alleanza Cooperative.

Emergenza Coronavirus: le linee guida del MIT per i cantieri edili

Le nuove linee guida contengono le misure che riguardano i titolari del cantiere, tutti i subappaltatori e i subfornitori presenti in cantiere e illustrano, dettagliatamente, tutto quello che occorre per garantire la sicurezza in un cantiere:

  • le modalità di comportamento da tenere;
  • le modalità di accesso dei fornitori esterni;
  • la pulizia e sanificazione;
  • le precauzioni igieniche personali;
  • i dispositivi di protezione personale;
  • la gestione degli spazi comuni;
  • l’organizzazione del cantiere (turnazione, rimodulazione dei cronoprogramma delle lavorazioni);
  • la gestione di una persona sintomatica;
  • la sorveglianza sanitaria.

Le raccomandazioni del MIT

Il documento raccomanda, comunque:

  • il massimo utilizzo da parte delle imprese di modalità di lavoro agile per le attività di supporto al cantiere che possono essere svolte dal proprio domicilio o in modalità a distanza; 
  • l’incentivazione di ferie e i congedi retribuiti per i dipendenti nonché gli altri strumenti previsti dalla contrattazione collettiva per le attività di supporto al cantiere; 
  • la sospensione di quelle lavorazioni che possono essere svolte attraverso una riorganizzazione delle fasi eseguite in tempi successivi senza compromettere le opere realizzate;
  • l’assunzione di protocolli di sicurezza anti-contagio e, laddove non fosse possibile in relazione alle lavorazioni da eseguire rispettare la distanza interpersonale di un metro come principale misura di contenimento, siano adottati strumenti di protezione individuale
  • la massima limitazione degli spostamenti all’interno e all’esterno del cantiere, contingentando l’accesso agli spazi comuni anche attraverso la riorganizzazione delle lavorazioni e degli orari del cantiere;
  • l’intesa tra organizzazioni datoriali e sindacali.

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A cura di Redazione LavoriPubblici.it

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