Demolizione opere abusive: Pubblicato sulla Gazzetta ufficiale il decreto di ripartizione del fondo di 10 milioni di euro

Le risorse attribuite al fondo pari a 10 milioni di euro, sono utilizzate prioritariamente in relazione agli abusi riguardanti edifici o ampliamenti edilizi

di Redazione tecnica - 20/08/2020

Sulla Gazzetta ufficiale n. 206 del 19 agosto 2020 è stato pubblicato il Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti 23 giugno 2020 recante “Definizione dei criteri di utilizzazione e di ripartizione delle risorse attribuite al Fondo per la demolizione delle opere abusive”.

Decreto predisposto in riferimento alla legge n. 205/2017

Con il decreto in argomento, predisposto in riferimento alle previsioni contenute dell’articolo 1, comma 26 della legge 27 dicembre 2017, n. 205 che così recita “Con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, con il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo e con il Ministro dell’economia e delle finanze, sentita la Conferenza uni ficata di cui all’articolo 8 del decreto legi slativo 28 agosto 1997, n. 281, sono definiti i criteri per l’utilizzazione e per la ripar tizione del fondo” vengono, dunque, disciplinatate le modalità per l’erogazione ai comuni dei contributi per l’integrazione delle risorse necessarie agli interventi di demolizione di opere abusive.

Contributo e Spese di demolizione

Il contributo ha ad oggetto le spese connesse agli interventi di rimozione o di demolizione delle opere o degli immobili realizzati in assenza o totale difformità dal permesso di costruire di cui all’art. 31 del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, per i quali è stato adottato un provvedimento definitivo di rimozione o di demolizione non eseguito nei termini stabiliti. Sono incluse le spese tecniche e amministrative, nonché quelle connesse alla rimozione, trasferimento e smaltimento delle macerie ai sensi della normativa vigente.

Criteri di utilizzzione del fondo

Le risorse attribuite al fondo pari a 5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2018 e 2019, sono utilizzate prioritariamente in relazione agli abusi riguardanti edifici o ampliamenti edilizi con volumetrie pari o superiori a 450 m3 insistenti sulle seguenti aree:

  • a) aree demaniali o di proprietà di altri enti pubblici;
  • b) aree a rischio idrogeologico;
  • c) aree sismiche con categoria di sottosuolo A, B, C, D, di cui al decreto ministeriale 17 gennaio 2018;
  • d) aree sottoposte a tutela ai sensi del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42;
  • e) aree sottoposte a tutela delle aree naturali protettebappartenenti alla rete natura 2000.

Le risorse eventualmente disponibili all’esito dell’utilizzo prioritario ivi indicato, sono utilizzate in relazione alle medesime tipologie di abusi edilizi e aree, con riferimento a volumetrie pari o superioria 250 m3 e inferiori a 450 m3.

Al fine di ottimizzare l’utilizzo delle risorse assegnate al fondo, alle richieste riguardanti gli abusi relativi a edifici o ampliamenti edilizi con volumetria inferiore a 250 m3 possono essere destinate eventuali risorse disponibili.

Criteri di ripartione del fondo

Le somme assegnate ai Comuni per ciascun intervento sono pari al 50% del costo totale dello stesso, indicato al momento della presentazione della domanda e risultante dal quadro tecnico economico.

Qualora l’ammontare delle risorse disponibili non sia sufficiente a soddisfare il fabbisogno

complessivo nazionale per i contributi richiesti, a parità di volumetrie, si applica il criterio cronologico di presentazione della domanda.

Modalità di presentazione delle domande di contributo

Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti rende disponibile, su dedicata sezione del proprio sito internet, apposito sistema informatico per la presentazione delle domande di contributo poste a carico del «Fondo demolizioni». Nel sistema sono altresì resi noti i termini per la presentazione delle domande e gli elementi amministrativi e contabili da indicare.

Le domande devono essere presentate dal legale rappresentante del comune o da un suo delegato, a pena di nullità, tramite il modulo elettronico reso disponibile nel sistema informatico, entro la data indicata. Non sono ritenute ammissibili le domande presentate oltre il termine stabilito.

Le domande di concessione del contributo devono essere complete, a pena di nullità, degli elementi amministrativi e contabili concernenti gli interventi da eseguire, nonché dell’attestazione della copertura finanziaria per ciascun intervento proposto, nella misura del 50% del costo complessivo dello stesso

In allegato il Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti 23 giugno 2020.

A cura di Redazione LavoriPubblici.it

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