Decreto semplificazioni: Per le strutture amovibili senza autorizzazioni si attende il decreto del Mibact

Non è subordinata alle autorizzazioni la posa in opera di elementi o strutture amovibili sulle pubbliche piazze, vie, strade e sugli altri spazi aperti

di Redazione tecnica - 04/10/2020

Il comma 5 dell’articolo 10 del Decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76 (c.d. “decreto semplificazioni”) convertito dalla legge 11 settembre 2020, n. 120 ha introdotto importanti novità in merito alla posa in opera di elementi o strutture amovibili sulle pubbliche piazze, vie, strade e altri spazi aperti urbani di interesse artistico o storico (art. 10, comma 4, lett. g) dlgs. n. 42/2004) fatta eccezione pr quelli adiacenti a siti archeologici o ad altri beni di particolare valore storico o artistico.

Nessuna autorizzazione per le strutture amovibili sulle pubbliche piazze

Il citato comma 5 dispone, quindi, che non è subordinata alle autorizzazioni del Soprintendente o del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo di cui agli articoli 21, 106, comma 2-bis, e 146 del D.lgs. 42/2004 (Codice dei beni culturali e del paesaggio) la posa in opera di elementi o strutture amovibili sulle pubbliche piazze, vie, strade e sugli altri spazi aperti urbani di interesse artistico o storico (aree di cui all’art. 10, comma 4, lettera g), del medesimo Codice), fatta eccezione per quelli adiacenti a siti archeologici o ad altri beni di particolare valore storico o artistico.

Predisposizione del decreto attuativo

L’applicazione di tale importante novità è, vincolata, però, alla predisposizione da parte del Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo di un decreto, da adottare entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto stesso e, quindi, entro l’11 ottobre 2020, in cui devono essere definite le modalità di attuazione della norma stessa.

Lettera inviata dall'Anci al Mibact

In riferimento alla norma ed alla predisposizione del Decreto da parte del Mibact, il Segretario generale dell’Anci (Associazione nazionale comuni italiani), Veronica Nicotra ha inviato al Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo una lettera con cui chiede notizie in merito al provvedimento del Ministero che dovrebbe rendere operativa l’attuazione del comma 5 dell’articolo 10 del d.l. n. 76/2020. Nella stessa lettera è precisato che tale provvedimento, senza il quale non può attuarsi la semplificazione che il Governo ha voluto imprimere al regime autorizzativo delle strutture amovibili e temporanee, avrà un impatto senz’altro importate nelle attività dei comuni in materia di attività produttive.

In allegato la lettera del segretario dell'Anci inviata al Ministero.

A cura di Redazione LavoriPubblici.it

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