Sopraelevazioni abusive: accertamento di conformità possibile?

Il TAR Lombardia si esprime sulla possibilità di accertamento di conformità per una sopraelevazione abusiva

di Redazione tecnica - 14/02/2021

Sopraelevazioni abusive, accertamento di conformità e permesso di costruire in sanatoria. Lo approfondiamo analizzando la sentenza n. 11 del 4 gennaio 2021 con la quale il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia ha risposto alla richiesta di annullamento di un provvedimento di diniego definitivo della richiesta di rilascio del permesso di costruire in sanatoria.

Conformità dell'edificio e altezze reali

Un botta e risposta fra il proprietario di un edificio e un'amministrazione comunale sul diniego di rilasciare una sanatoria edilizia per un edificio interessato da alcuni interventi di manutenzione. Per il Comune, il fabbricato si trova in una zona che prevede interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria senza modifiche delle volumetrie urbanistiche né delle altezze reali esterne. Cosa che, spiega il Comune, non è avvenuta. Il proprietario si è rivolto al Tar.

Sopralluoghi e verifiche

Dopo la richiesta di sanatoria il comune ha effettuato alcuni sopralluoghi sull'edificio riscontrando un sopralzo del fabbricato non previsto e non ammesso dalla normativa. Per il tecnico del proprietario dell'edificio, si tratta di difformità "di scarsa importanza" sotto il profilo urbanistico, ma il proprietario dell'immobile non è mai riuscito a dimostrare con documenti alla mano, l'evidenza dei fatti, "considerando - dicono i giudici - il tenore della normativa urbanistica". L'amministrazione, nel sopralluogo, ha constatato la difformità tra l'altezza reale dell'edificio e quella dichiarata nella presentazione della Dia e nell'istanza di sanatoria.

Lo stato dei luoghi

Dopo essersi pronunciato una volta, il comune, ricevendo il ricorso, ha riavviato il procedimento di verifica con un altro sopralluogo per verificare lo stato dei luoghi. Ha preso parte anche il tecnico del proprietario dell'edificio. Sulla base di rilievi e fotografie, l'amministrazione comunale ha chiesto di fornire integrazioni grafiche e documentali per stabilire una volta e per tutte la questione sopralzo. Dall'altro lato c'è solo stato un diniego ad aver realizzato il sopralzo, mai dimostrato con documenti. Invece, dice il comune, il sopralzo è evidente, significativo e visibile e quindi incontestabile. E comunque, dicono i giudici, "a prescindere dalla sua entità, è ostativo all’accertamento di conformità, in quanto comporta un aumento non solo dell’altezza dell’edificio, ma anche della sua volumetria. Sicché il diniego è adeguatamente motivato in ragione della mera indicazione della non rispondenza dell’istanza alle prescrizioni urbanistiche ed edilizie vigenti". Quindi il sopralzo è sufficiente a rendere inidoneo e inficiare l’atto contestato. Il ricorso è stato respinto.

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A cura di Redazione LavoriPubblici.it

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